Energia in Italia sempre più "fai da te"

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L'Italia sta diventando sempre di più il Paese dell'energia a km zero e "fai da te". A guidare questa rivoluzione è soprattutto il mini-fotovoltaico con impianti installati su tetti di singole abitazioni ma anche di condomini. Più economica e più rispettosa dell'ambiente, la rinnovabile "fai da te" sta partecipando alla transizione dell'intero modello energetico nazionale verso la generazione distribuita.

Il successo delle mini-rinnovabili interessa un po' tutte le tecnologie verdi, dal fotovoltaico all'eolico, dalle biomasse all'idroelettrico, e secondo il recente studio presentato da Business integration partners la generazione distribuita italiana passerà a rappresentare dal 15% attuale al 20% del sistema energetico italiano entro il 2020 proprio grazie al boom di installazioni di piccoli impianti solari a uso domestico.

Il cambiamento delle abitudini di consumo sta portando le utility dell'energia a modificare il modello di business e le dinamiche del rapporto con i clienti. Come dimostrano le offerte proposte sul mercato da Enel Energia, i cosiddetti servizi a valore aggiunto sono sempre più importanti per i cittadini che non chiedono più la sola fornitura elettrica, ma soluzioni integrate in grado di farli risparmiare su consumi e in bolletta e di contribuire alla promozione di un economia low carbon. La diffusione di pompe di calore, caldaie a condensazione ma anche di lampadine a LED rappresentano infatti anch'esse una declinazione del nuovo stile di vita, improntato alla sostenibilità, che il mini-fotovoltaico e l'autoconsumo dimostrano con numeri già molto significativi e crescenti.

Anche l'innovazione sostiene la generazione distribuita e tra le startup italiane alle prese con il settore dell'energia molte si applicano nella ricerca di soluzioni al servizio dei cittadini auto-produttori. Come sottolineato dall'Osservatorio sull'Innovazione Energetica presentato dall'Istituto per la Competitività (I-com), delle 444 startup energetiche oggi presenti in Italia (l'11,4% sul totale delle imprese 2.0 del Bel Paese) la grande maggioranza, pari a circa l'88%, dedica le proprie attività di ricerca ai servizi. La generazione distribuita, la diffusione delle rinnovabili e la sensibilità a consumi intelligenti si traducono infatti una richiesta sempre più pressante di soluzioni che permettano di utilizzare l'energia in modo sempre più efficace e sostenibile.