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In Toscana, a pochi chilometri da Larderello (Pisa), Enel Green Power ha messo a segno un ulteriore passo in avanti nel consolidamento della sua leadership mondiale nel campo delle perforazioni geotermiche, grazie a un'innovativa tipologia di impianto denominata HH300.

Con 4 MW di potenza installata e 272 tonnellate di tiro al gancio, HH300 consente il raggiungimento degli obiettivi di perforazione anche a 5000 metri di profondità. Si tratta di  un impianto ad alta automazione che riduce l'interazione tra gli operatori e i macchinari, a vantaggio della sicurezza del personale e dell'efficienza operativa.  Tra gli aspetti innovativi di HH300, i sistemi di sollevamento, la possibilità di utilizzo di aste di perforazione più lunghe (con abbattimento dei tempi di manovra e dei costi di approvvigionamento) e piattaforme di servizio aggiuntive.

Grazie alla società del gruppo Enel dedicata alle energie rinnovabili, l'Italia è il primo paese in Europa per capacità installata geotermica e il sesto a livello mondiale. Un primato che si fonda su ragioni storiche e tecnologiche: l'Italia è infatti il Paese dove l'energia geotermica è stata sfruttata per la prima volta a fini industriali oltre un secolo fa. Da allora, l'area del Monte Amiata è divenuta un distretto geotermico di rilevanza mondiale, e per rimanere leader nel settore EGP prosegue sul sentiero dell'innovazione e della sostenibilità.

Un binomio che ha portato alla realizzazione di importanti traguardi, in Italia e non solo. L'impianto EGP di Stillwater in Nevada (Stati Uniti) è il primo progetto ibrido al mondo di energia rinnovabile, che unisce la capacità di generazione continua della geotermia (ciclo binario a media entalpia) con la capacità di picco del solare. Da alcuni mesi EGP ha avviato in Toscana, accanto all'impianto geotermico di Cornia 2, la costruzione di una piccola centrale alimentata da biomasse a filiera corta, prodotte in un raggio di 70 chilometri dalla sua collocazione. Anche in questo caso si tratta del primo esemplare mondiale di impianto ibrido geotermia/biomasse.

L'innovazione di HH300 non rimarrà nei confini toscani, ma sarà presto replicata a livello internazionale. È infatti prevista la sua applicazione per perforazioni geotermiche ad alte profondità in Cile.