L idroelettrico Enel oltre il 100 parallelo

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100 di questi paralleli! Per chi non conosce il mondo delle centrali elettriche, il fatto che la divisione Engineering and Construction di Enel abbia festeggiato il raggiungimento di 100 paralleli nelle centrali idroelettriche in Italia può sembrare una "non" notizia, qualcosa che può essere compreso solo da tecnici e specialisti del settore. Invece tutto il Paese dovrebbe unirsi a questa celebrazione perché mettere in parallelo un impianto elettrico significa dare energia alla vita di tutti. E il fatto che questo evento si sia ripetuto 100 volte nell'ultimo decennio con impianti idroelettrici significa per l'Italia ha compiuto altrettanti nuovi passi verso la sostenibilità e l'energia pulita e per 100 volte ha ribadito la sua eccellenza tecnica e ingegneristica in un settore che da sempre ci vede tra i migliori al mondo.

La festa per il 100 parallelo, celebrata il 17 dicembre dalla divisione Engineering and Construction, ha abbracciato gli ultimi 10 anni di storia dell'Italia e unito località sparse lungo tutta la penisola. Il cammino verso questo importante traguardo è iniziato nel 2004 con l'impianto di Zevio (Verona) ed ha raggiunto il 2015 con il parallelo dell'impianto di Rio Pusteria (Bolzano). La giornata di festeggiamenti è stata anche l'occasione per fare il punto su un settore come quello dell'idroelettrico che da sempre contraddistingue il mix elettrico italiano e continua a vivere di costanti miglioramenti tecnologici e innovazione.

Mettere in parallelo un generatore elettrico con la rete è un'operazione delicata. Come fa intendere la parola stessa significa sincronizzare due sistemi che corrono a velocità diversa e farli arrivare alla sintonia giusta perché procedano insieme appaiati. Chi ha vissuto in una centrale elettrica conosce quel momento unico in cui l'impianto coglie 'l'attimo fuggente' e si unisce alla rete in quella che è una sinfonia di potenza. E anche aver realizzato per 100 volte questa alchimia non trasforma la messa in parallelo in un'abitudine: ogni volta esperienza e conoscenza personale si uniscono al lavoro di team come in un concerto del quale si conosce lo spartito quasi a memoria ma che richiede ogni volta il massimo della concentrazione e dell'immedesimazione con le macchine e i loro segnali.

I protagonisti di questa corsa sono tanti e molti di loro hanno preso la parola nella giornata ospitata presso l'Enviromnet Park di Torino - location più che azzeccata poiché riunisce in un solo spazio un parco tecnologico e una centrale idroelettrica. Ad aprire i lavori Vittorio Vagliasindi, responsabile di Engineering and Construction che ha passato in carrellata tutti gli impianti interessati dai 100 paralleli, seguito da Maurizio D'Amico HR Business Partner Engineering and Construction. Nella tavola rotonda, moderata da Vagliasindi e Paolo Dughera,

Health and Safety – Engineering and Construction HSE&Q, la storia che ha portato a questo traguardo è stata raccontata dai tre responsabili che hanno seguito i 100 paralleli: Enrico Rosazza, attualmente in pensione, Luciano Chiti, attualmente Health and Safety - Global Generation HSE&Q, Loris Fogli, attuale Project Director.

Il futuro e le nuove sfide sono state al centro degli interventi dedicati alle centraline mini-hydro di deflusso minimo vitale e alle tecnologie per il cosiddetto recupero di salto con le quali Enel sta aumentando efficienza ed efficacia di molti impianti; le attività di progettazione e la sicurezza sul lavoro hanno concluso la prima parte della giornata che ha registrato anche con il collegamento in diretta dal Cile di Enrico Viale, responsabile Global Generation di Enel, e la premiazione di 14 dipendenti che hanno contribuito in modo particolare al raggiungimento dei 100 paralleli.