Geotermia: l’Italia fa scuola in Germania

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C'è un'Italia delle rinnovabili che conquista la Germania. E la notizia ha doppio valore perché da un lato la cronaca racconta molto più spesso storie di impresa che seguono la direzione opposta - da Berlino verso Roma - dall'altro la Germania è un campione delle rinnovabili europee - le fonti verdi sono arrivate anche a toccare il record del 78% della domanda energetica nazionale - e per entrare in un mercato competitivo e avanzato come quello tedesco servono basi solide che non tutti i player energetici possono vantare.

L'entrata di Enel nel mercato tedesco delle rinnovabili, con l'acquisizione del 78,6% del capitale sociale di Erdwärme Oberland da parte di EGP, è l'ennesima conferma di un'eccellenza globale del Gruppo che ormai da tempo ricopre il ruolo di guida a livello globale nella geotermia e trova la sua base proprio in Italia, in Toscana.

Eccellenza e innovazione sono tratti distintivi della geotermia di EGP che, grazie all'esperienza secolare del disterro toscano, sta esportando nel mondo know how e tecnologie cresciute e sviluppate in Italia negli impianti presenti nelle province di Pisa, Siena e Grosseto.

L'esportazione di know-how e la condivisione delle migliori soluzioni tecnologiche a livello globale è un fil rouge della geotermia di EGP ormai da tempo. Ai 34 impianti operativi nel distretto toscano si sono aggiunti negli anni l'impianto ibrido di Stillwater (Stati Uniti) già in esercizio, e quello di Cerro Pabellòn (Cile) in costruzione: centrali simbolo per l'intero settore geotermico grazie alle tecnologie che utilizzano e alle caratteristiche uniche che le contraddistinguono.

Dopo Stati Uniti e Cile è giunto ora il nuovo tassello del progetto per una centrale nei pressi di Weihleim (Germania) - le attività di esplorazione geologica inizieranno nel corso del 2016 - che potrà contare sul vasto patrimonio di competenze costruito in Italia a partire da Larderello, il cuore del più antico complesso geotermico del mondo, e già esportato da EGP in Cile e negli Usa.

Le innovazioni tecnologiche messe in atto da EGP in Italia nel solo 2015 confermano una tradizione dell'attività geotermia di Enel in Toscana dove nascono soluzioni e progetti in grado di guidare lo sviluppo dell'intero settore a livello globale. La messa in funzione nella centrale di Bruciano1 del nuovo impianto di perforazione HH300 così come l'entrata in esercizio della centrale Cornia 2, la prima al mondo che integra geotermia e biomassa, sono gli esempi più recenti del costante percorso di innovazione "made in Italy" che proseguirà anche nel 2016 coinvolgendo oltre all'Oklahoma (Stillwater) e al deserto cileno di Atacama (Cerro Pabellòn) anche la Baviera (Weihleim).