Starace agli studenti della LUISS: attitudine al cambiamento e fiducia nei collaboratori

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È stato ricco di spunti l'intervento del nostro amministratore delegato Francesco Starace di fronte agli studenti della Luiss Business School, in occasione dell'incontro promosso il 14 aprile da Agol, l'Associazione Giovani Opinion Leader. L'obiettivo dell'iniziativa è racchiusa nel nome: ADesempio, un modo per raccontare ai giovani studenti l'insieme di esperienze e valori alla base della leadership aziendale, attraverso un format che prevede uno speech di circa 20 minuti da parte dell'ospite, seguito da altri 20 minuti circa di domande e risposte.

Così Starace, dopo l'introduzione del direttore della Luiss Business School Paolo Boccardelli e del presidente di AGOL Pierangelo Fabiano, ha ripercorso alcuni passaggi chiave della sua vita, fin dall'infanzia quando – ha ricordato – traslocava di città in città con la famiglia per seguire il padre ufficiale dell'esercito. Un'esperienza, ha sottolineato, alla base della sua attitudine al cambiamento. Poi la scelta, presa dopo un vero e proprio benchmark dei corsi di studio offerti dalle università di Milano, di iscriversi alla facoltà di Ingegneria nucleare, e in seguito numerose esperienze lavorative internazionali fino all'arrivo in Enel nel 2000.

Divertirsi con impegno

Tra i molti input lanciati dall'amministratore delegato, due in particolare spiegano bene il suo approccio alla vita e al lavoro: "Ho avuto un solo nemico: la noia. Guardo con terrore al giorno in cui andrò in pensione", ha scherzato, per poi sottolineare: "Ho sempre cercato di non annoiarmi nel mio mestiere e di divertirmi. E devo dire che finora in Enel non mi sono mai annoiato".

Rispondendo poi alla domanda di una studentessa sull'incidenza di bravura e fortuna in una carriera, Starace non ha avuto il minimo dubbio: "E' molto più importante essere bravi che fortunati. La fortuna non ti assiste per sempre".

Il cambiamento come driver

Sollecitato della platea sulle difficoltà di essere alla guida di un'azienda complessa come Enel, Starace ha spiegato che le sfide da affrontare sono molteplici: "Nonostante i buoni risultati, c'è ancora molto da fare. Voglio rendere Enel l'utility mondiale maggiormente pronta a cogliere i cambiamenti e le innovazioni nel campo dell'energia". E, sulla trasformazione dell'organizzazione aziendale, ha sottolineato: "La sfida più grande è rendere agile una cosa enorme. Una cosa grossa non deve essere per forza lenta. Può anche essere agile e snella".

Consigli agli studenti

Ai laureandi della LUISS che gli hanno chiesto come affrontare invece le sfide per farsi largo nel lavoro e avere successo, Starace ha replicato che il primo segreto è "seguire i propri talenti e alimentare i propri interessi". E' fondamentale, ha aggiunto, "avere un capo che abbia voglia di rischiare e di investire sui suoi collaboratori, decisivi per fare una buona carriera in azienda. I collaboratori non vanno nascosti, vanno coltivati come delle pianticelle e curati in modo maniacale. Perché non sei nessuno senza di loro".

Guai però a legare il proprio futuro personale ad un sola persona; "Non lo fate mai", si è appellato ai ragazzi: "E' un errore letale".  E poi ha aggiunto, "Non posso dire di avere avuto esempi o una figura in particolare cui mi sono ispirato. Ci sono esempi buoni e cattivi, ed entrambi valgono", ha sottolineato l'ad di Enel, precisando: "ricordo un manager della General Electric che fece un viaggio lunghissimo per arrivare in uno dei cantieri in cui lavoravo, fare un incontro di tre ore con le persone e andarsene. Questo, pensai allora, è bello! Ed è stato per me un esempio: mi è rimasta la percezione dell'importanza e del modo di dedicare tempo prezioso alle persone e vedere la loro reazione".

Infine, un suggerimento su come affrontare le difficoltà, che arrivano sempre: "Bisogna anticiparle, gestirle con freddezza e non andare nel panico. Valutate cause ed effetti ed ogni singolo elemento in gioco".