Cornia 2: ibrido da record per l’energia efficiente

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Ibrido, efficiente e da primato. È l'impianto di Cornia 2 dove Enel Green Power ha inaugurato il 6 maggio il nuovo sistema che integra la generazione geotermica con quella a biomassa per incrementare la generazione di energia pulita con il vapore. Una prima mondiale perché l'ibridazione delle due tecnologie non era mai stata sperimentata fino ad oggi.

L'investimento di Enel Green Power per la costruzione dell'impianto ibrido di Cornia 2 è stato di oltre 15 milioni di euro. Si tratta di un'innovazione tecnologica di grande valore perché è a impatto ambientale vicino allo zero, che integra un insediamento industriale già esistente, mantiene la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo e coniuga due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale.


Cornia 2 è il primo impianto al mondo che utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico con l'obiettivo di incrementare l'efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico.


Grazie al nuovo impianto a biomassa, il vapore in ingresso alla centrale geotermica è surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160 gradi a una di 370-380 gradi: questo processo permette di aumentare la potenza netta geotermica per la produzione di elettricità.

La potenza di 5 MW dell'impianto alimentato a biomassa incrementa la producibilità della geotermia di oltre 30 GWh/anno e complessivamente, l'operazione consente un ulteriore risparmio di CO2 che supera le 13.000 tonnellate annue



Il nuovo sistema ibrido oltre a generare una maggiore efficienza energetica dell'impianto porta anche importanti ricadute occupazionali per il territorio: tra gestione diretta della struttura integrata e attività indiretta, legata al reperimento della risorsa nel processo di biomassa a filiera corta, è previsto l'impiego di 35-40 addetti.

 
L'avvio dell'impianto a biomassa permette inoltre l'uso efficiente dei sottoprodotti agricoli e agroindustriali contribuendo alla manutenzione ottimale del patrimonio forestale con conseguente prevenzione del rischio idrogeologico, dallo sviluppo sostenibile delle colture energetiche e dalla significativa disponibilità di calore di tipo co-generativo.



La fase dello sviluppo in grandi numeri della geotermia è finita. Per questo dobbiamo puntare sull'innovazione tecnologica e consentire, dove ci siano le condizioni e in perfetta sintonia con i territori, lo sviluppo di nuove frontiere come la media e la bassa entalpia.

Federica Fratoni, assessore ambiente ed energia Regione Toscana


Cornia 2 si inserisce nel percorso di innovazione attraverso l'ibridazione delle tecnologie rinnovabili avviato da Enel Green Power con diversi progetti nel mondo. Insieme all'impianto toscano, EGP ha infatti sviluppato molte soluzioni per l'integrazione tra due fonti di energia pulita differenti: negli Stati Uniti l'impianto di Stillwater unisce la capacità di generazione continua della geotermia a media entalpia con ciclo binario e il solare termodinamico; in Brasile Fontes Solar integra eolico e fotovoltaico, mentre ad Apiacas un impianto fotovoltaico stand alone genera l'energia necessaria al cantiere per la costruzione de sistema idroelettrico in via di completamento.