Sostenibilità ed energia, un futuro non convenzionale per l'Italia

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Efficienza nei consumi, energie rinnovabili, riduzione delle fonti tradizionali. Il futuro della generazione elettrica in Italia viaggia verso un’energia sempre più green ed efficiente. I paradigmi del mercato energetico italiano sono dunque in fase di transizione, al pari di quelli europei e mondiali.

Quasi naturalmente si sta andando verso un nuovo modello di produzione che unisce clean-tech, cultura del consumo intelligente, sostenibilità ambientale ed economica per i territori e per le persone. Persone che sono anche consumatori e sempre più prosumer, ovvero produttori e utilizzatori di energia green.

A dimostrarlo i dati pubblicati nei giorni scorsi dall'Autorità dell'Energia (AEGESI), proprio mentre l'Europa celebra l'Energy Sustainability Week, secondo cui nel 2014 sono stati oltre 657mila, quasi 70mila in più rispetto l'anno precedente, gli impianti di generazione distribuita allacciati alla rete nazionale, per una potenza installata di oltre 30mila MW (pari a circa un quarto di quella nazionale).

Le mini-centrali, installate dal nuovo modello di utente consumatore-produttore, contribuiscono a circa il 23 per cento della produzione nazionale totale (64,3 TWh). E quasi l’80 per cento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare dal Sole, di cui il nostro Paese è leader mondiale, sia nella generazione rispetto al fabbisogno, sia nelle tecnologie.

Un trend che sia pure in rallentamento continua a crescere. Nel 2015, infatti, Enel Distribuzione ha connesso alle nostre reti di media e alta tensione  35mila nuovi impianti, per una potenza pari a 0,5 GW.

È questo uno degli elementi che sta contribuendo a ridisegnare il mercato energetico nazionale. Un settore, come sottolineato di recente da Simone Mori, Direttore degli Affari Europei di Enel e presidente di Assoelettrica, deve puntare sull'integrazione e il superamento di dicotomia tra operatori green e tradizionali, tutela del paesaggio e dell'ambiente ed esigenze industriali, sindacati e consumatori.

 

L'obiettivo è realizzare un mercato elettrico più efficiente, sostenibile e innovativo, capace di contribuire alla decarbonizzazione del sistema Paese e quindi al raggiungimento dei target europei di sostenibilità e alla lotta al cambiamento climatico, come ridefinita a dicembre scorso a Parigi dal COP21.

Un nuovo modello produttivo che Enel punta a sostenere attraverso una strategia aperta, capace di cogliere le esigenze di trasformazione del mercato e di affrontare le sfide per la salvaguardia del nostro Pianeta. In grado, da un lato, di trasformare un modello produttivo ormai obsoleto, in qualcosa di nuovo, senza abbandonare i territori ma aiutandoli a dare un nuovo appeal e valore a 23 centrali termoelettriche in disuso. E dall'altro di fornire tutti gli strumenti per favorire lo sviluppo e la crescita delle rinnovabili e della cultura dell'efficienza energetica. Sia negli usi domestici, sia per le piccole, medie e grandi imprese.