Il blu che rende verde l’Italia

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L’idroelettrico è la principale fonte rinnovabile utilizzata per la produzione di energia elettrica in Italia. Le grandi centrali costituiscono un patrimonio nazionale e hanno contribuito in maniera significativa, nel corso degli anni, a soddisfare il fabbisogno energetico di milioni di famiglie.

Proprio l’acqua è l’elemento che ha consentito, nei mesi estivi, di raggiungere un traguardo storico. Per la prima volta dagli anni Sessanta a oggi, nel nostro Paese la produzione di elettricità da energie rinnovabili ha superato - con il 50,5 per cento del totale - quella generata da fonti termoelettriche. Tassello principale di questo mosaico verde è stato proprio il settore idroelettrico, che nella prima metà del 2016 ha costituito il 39 per cento della produzione green, davanti a fotovoltaico (21 per cento), eolico (19), biomasse (16) e geotermia (5).

L’utilizzo dell’acqua per la produzione di energia è un’attività che Enel ha intrapreso a partire dalla fondazione dell’azienda, oltre 50 anni fa. Oggi l’idroelettrico è la fonte rinnovabile con la maggiore percentuale nel mix di generazione del Gruppo, con un portafoglio di oltre 760 centrali e 1.500 gruppi in 13 Paesi.
Con l’obiettivo di aumentare la produzione, migliorare l’efficienza degli impianti e ridurre l’impatto ambientale, Enel ha compiuto due importanti operazioni strategiche. Anzitutto, in un quadro pluriennale di interventi nel settore, l’azienda elettrica ha predisposto un piano di rinnovo e manutenzione delle grandi centrali idroelettriche, che ha coinvolto negli ultimi anni centinaia di impianti. In particolare, l’Unità Large Hydro di Torino è riuscita a mettere in parallelo ben dodici centrali in soli due mesi.

Di recente, la gestione delle grandi centrali idroelettriche è stata inserita all’interno della Divisione Energie Rinnovabili. Un’integrazione che ha consentito all’azienda di mettere a fattor comune tutte le esperienze e le best practice, dalle competenze tecniche sviluppate nel grande idro alla flessibilità e la capacità necessaria a gestire i cosiddetti mini-idro. Si tratta di impianti di piccola taglia, in grado di sfruttare brevi salti o portate d’acqua limitate, che riducono al minimo l’impatto sul territorio – sia in fase di costruzione che di manutenzione - garantendo una fonte di energia sicura e prevedibile.

Il “sorpasso” delle rinnovabili conferma il trend positivo annunciato nei mesi scorsi da Comuni Rinnovabili 2016, lo studio realizzato da Legambiente in collaborazione con Enel Green Power. Il documento evidenzia come le rinnovabili in Italia contribuiscano oggi a oltre un terzo (35.5 per cento) dei consumi elettrici. In particolare, tra i 39 Comuni italiani che sono alimentati al 100 per cento da energia green, quattro Comuni toscani (Radicondoli, Castelnuovo Val di Cecina, Montieri e Santa Fiora) rientrano nell’area di produzione delle centrali geotermiche di Enel.