Costruire un futuro elettrico

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I dati più recenti sul riscaldamento globale del pianeta dimostrano che la necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico e ambientale è sempre più impellente. Uno dei principali responsabili delle emissioni climalteranti è il settore dei trasporti, per circa un terzo della quota complessiva di CO2. Per contrastare questa minaccia, l’Unione Europea ha varato la direttiva 2014/94 - denominata DAFI (Directive alternative fuel initiative) che impone agli Stati membri l’adozione di misure per favorire lo sviluppo di carburanti alternativi alla benzina e la costruzione delle infrastrutture necessarie per il rifornimento o la ricarica dei veicoli.

La mobilità elettrica, in particolare, rappresenta la risposta ideale per i problemi di inquinamento e congestionamento delle città. Nel convegno “Mobilità elettrica: un piano per l’Italia. Istituzioni a confronto”, tenutosi il 16 novembre a Roma, si è discusso dello sviluppo di una strategia nazionale per la promozione del settore. L’evento, promosso dalla rivista online StartMagazine in collaborazione con Enel, Assorinnovabili, Anev-Associazione Nazionale Energia del Vento, HERE, Cei-Cives e Regione Lombardia, ha ospitato due tavole rotonde, “Le infrastrutture a supporto della mobilità sostenibile” e “Mobilità elettrica per un nuovo modello energetico e ambientale” e gli interventi di esponenti del mondo delle aziende, delle università e delle istituzioni.

Enel, leader in Italia con circa 2.000 colonnine di ricarica installate lungo tutto il territorio nazionale, è attiva da anni per la diffusione del trasporto a zero emissioni nel nostro Paese. Nel corso del convegno il direttore Country Italia di Enel Carlo Tamburi ha annunciato che l’azienda elettrica sta delineando un grande piano di installazione di punti di ricarica per e-car su autostrade e strade extraurbane, che si affiancherà alle colonnine presenti nei centri urbani.

Enel, in collaborazione con A2A, Gruppo Hera e Class Onlus, ha elaborato e sottoscritto lo scorso maggio una Piattaforma d’indirizzo strategico per la mobilità elettrica in Italia, nota come Carta di Arese, che è stata illustrata nel corso del convegno.

Il documento, unico nel suo genere in Italia, si prefigge di sintetizzare le linee guida per lo sviluppo della e-mobility con misure concrete come incentivi per l'acquisto dei mezzi elettrici, la riduzione del costo dell'energia per le ricariche dei veicoli, la modifica del codice della strada per le aree dedicate alla ricarica pubblica e le politiche per lo sviluppo delle smart grid.