L’energia oltre l’energia

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Francesco Starace al forum di Bloomberg New Energy Finance: “La trasformazione digitale è la leva principale che consente di creare valore per i nostri clienti”.

I dati sulla produzione e i consumi parlano chiaro. L’Italia è un Paese maturo dal punto di vista energetico, e come la maggior parte delle realtà economiche consolidate sta registrando un brusco rallentamento sul fronte della domanda. Tuttavia, il nostro Paese ha un grande potenziale di crescita che ci rende in qualche modo paragonabili alle realtà emergenti. Il mercato, in particolare, sta affrontando due vere e proprie rivoluzioni: la completa liberalizzazione (a partire dal 1 gennaio 2018) e l’introduzione di nuove tecnologie, che abiliteranno lo sviluppo di servizi innovativi nel campo dell’energia.

“La trasformazione digitale è la leva principale che consente di creare valore per i nostri clienti” osserva l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace, intervenuto a Londra al “The Future of Energy Summit”, il forum promosso da Bloomberg New Energy Finance.

Lo scenario energetico europeo è caratterizzato da una situazione di overcapacity – ossia l’eccesso di produzione rispetto alle reali necessità di consumo – e ristagno dei prezzi. Per rimanere competitive, le aziende elettriche devono quindi abbracciare il cambiamento, aprendosi a nuove tecnologie e modelli di business. “L'eccesso di capacità che abbiamo in Europa è tale che non vi è alcuna possibilità di immaginare un superamento di questa situazione di prezzi piatti ancora per molti anni” sottolinea l’AD. “Le utility non sono più un sistema che si muove lentamente, ma un posto vibrante dove le cose avvengono con grande rapidità”.

Enel ha abbandonato da tempo il modello tradizionale, che prevedeva la costruzione di grandi impianti e il recupero dei costi in un arco di tempo decennale, puntando su centrali di dimensioni più piccole, per aumentare le opportunità e diminuire i rischi. In particolare, il piano strategico 2015-2019 ha destinato circa 9 miliardi di Euro di investimenti nello sviluppo di fonti rinnovabili e nella digitalizzazione delle reti. Questo processo, spiega Starace, sarà sempre più centrale nella strategia delle utility e consentirà di sviluppare, parallelamente all’evoluzione della tecnologia, servizi sempre più adatti alle nuove esigenze dei clienti.

In Italia, Enel sta per installare gli smart meter di nuova generazione, che sostituiranno i contatori elettronici introdotti dall’azienda elettrica proprio nel nostro Paese nel 2001, mettendo a segno un primato mondiale. Il nuovo contatore, in grado di trasmettere un’enorme mole di dati sui nostri consumi, ci renderà più consapevoli e virtuosi, permettendo ai distributori di gestire al meglio la rete elettrica e contribuendo alla realizzazione degli obiettivi di efficienza stabiliti dall’Unione Europea. L’azienda elettrica sta poi esplorando la possibilità di dare una vita parallela alla rete elettrica, affiancando agli smart meter di nuova generazione la posa della fibra ottica. Il progetto di abilitazione della connessione a banda larga prevede un investimento di 3,7 miliardi in Italia e il coinvolgimento di 9.5 milioni di abitazioni in 250 città. “Un’idea che ci è stato chiesto di replicare in altre realtà e per la quale abbiamo creato un’unità focalizzata sulle infrastrutture di rete per la casa, avvicinando le tecnologie elettriche a quelle di TLC per renderle molto più convenienti e appetibili per i clienti”. L’AD si è detto fiducioso che presto anche le Istituzioni e le Autorità di regolamentazione saranno in grado cogliere queste opportunità, soprattutto “se noi, come grandi aziende, le aiuteremo a capire che il cambiamento in corso è davvero importante e la creazione di nuovo valore è solo all'inizio”.