Open mind, il cambiamento come business model (e stile di vita)

{{item.title}}

Si è tenuto l’altro ieri a Roma l’Innovation day della divisione Rinnovabili di Enel. Un incontro per imparare ad accogliere tecnologie e modelli di business innovativi in un settore in rapida espansione.

Molto di più di una semplice panoramica sul mondo dell’innovazione. Gli Innovation Day di Enel sono eventi che la nostra azienda sta promuovendo per “muovere” le idee al suo interno, aprire la mente e cambiare l'approccio al lavoro, facendo dell'innovazione uno stile di vita giorno per giorno.

L'Innovation Day che si è svolto il 18 ottobre scorso all'Auditorium Enel di Roma ha coinvolto la divisione Rinnovabili del gruppo. Claim della giornata “Open mind – let’s innovate the world”, ovvero aprire la mente per innovare il mondo. Un'occasione per prendere atto di quanto è stato fatto finora per anticipare - con soluzioni sempre più all’avanguardia e “disruptive”, più digitali, più “smart” - la rivoluzione del settore energetico.

Una trasformazione che vede le energie rinnovabili guidare il cambiamento e la Business Line Rinnovabili del nostro gruppo tra i leader mondiali di questa metamorfosi. Tuttavia, per potere mantenere la leadership, ha osservato Ernesto Ciorra, Head of Innovation and Sustainability di Enel, è necessario che le persone siano sempre pronte a valutare soluzioni innovative e a guardare le cose in modo diverso.

Per agevolarle in questo esercizio quotidiano, nel nostro gruppo è stata creata la funzione Innovazione, il cui compito è proprio quello di stimolare l'attenzione su quello che avviene dentro e fuori l'azienda. “L'innovazione – ha spiegato Ciorra rivolgendosi alle persone presenti in auditorium e a quelle in collegamento dalle diverse Country in cui operiamo – non la fa la nostra funzione o il top management, ma è il risultato dell'incastro di matrici culturali diverse, di idee che insieme realizziamo e che producono valore per l'azienda e per il cliente. E questo senza le persone non può avvenire”.

“Innovazione vuol dire tante cose”, ha sottolineato Francesco Venturini, Head of Global Renewable Generation, che si è soffermato sui concetti di Open Power e Open Innovation, sintesi della nuova strategia del gruppo. “La grande rivoluzione fatta da Enel negli ultimi due anni è stata quella di passare da un approccio all'innovazione chiuso a uno aperto. Questo significa che non dobbiamo pensare che noi, da soli, innoveremo e cambieremo il mondo, ma che per farlo abbiamo bisogno dell'aiuto esterno. Ricerca e sviluppo non possono essere fatte solo al nostro interno, ma dobbiamo andare fuori a cercare le buone idee, per portarle al nostro interno”. Non solo. Si innova se si ha la capacità di modificare il proprio business model. “L'Open Innovation – ha aggiunto Venturini – non vuol dire solo sviluppare nuove tecnologie, ma utilizzarle in modo diverso. Ed è questo quello che vogliamo fare con la nostra visione Open Power: creare business model nuovi per continuare sulla strada di successo intrapresa da Enel negli ultimi 60 anni”. Un modello di sviluppo e crescita in continuo divenire che però, ha concluso, ha come fondamento “la capacità di cambiare noi stessi, ogni giorno”.

Riccardo Amoroso, Head of Innovation and Sustainability della divisione Rinnovabili, ha spiegato in che modo è stato modificato l’approccio all'innovazione, con l'obiettivo di cercare idee in linea con il business dell'energia green, con la catena del valore e delle Country. Un sistema che si avvale di tre diverse piattaforme utilizzate per cercare opportunità di innovazione nella clean tech sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Un sistema strutturato che, ha precisato Amoroso, raccoglie ogni anno più di 500 proposte innovative tra tecnologie e business model e grazie al quale sono stati già avviati 56 progetti nelle diverse Country, coinvolgendo tutte le business line e le funzioni dell'azienda.

Nell'ottica dell'apertura, la giornata è stata caratterizzata da una serie di testimonianze esterne, a partire da quella di Carlo Tusi, General Manager di Uber Italia. Oltre a raccontare il percorso fatto dal 2009 della ormai celebre App per la mobilità urbana, Tusi ha spiegato come il successo di Uber si deve non solo alla capacità di cambiare nel giro di pochissimo tempo tecnologie e il proprio modello di business, ma anche anticipando e intuendo come si muove e dove sta andando l'innovazione. Sul palco poi anche il contributo dei manager di utility e associazioni operative nelle rinnovabili e nello storage (Jillis Raadschelders di EASE, John Jung di Greensmith e Christoph Ostermann Sonnen), e del mondo della ricerca con il responsabile del Trasferimento Tecnologico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (ITT) e gli ideatori del progetto Onda Solare, sostenuto da Enel.

L'Innovation Day si è concluso con la premiazione dei vincitori dell’ EGP Innovation Competition del 2015, prima edizione di un concorso aperto all’esterno per trovare soluzioni innovative a cinque problematiche connesse alle Clean Tech.