Piano 2018-2020, Enel accelera su digitalizzazione e clienti

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Più efficiente, con nuovi servizi offerti al cliente e una remunerazione attraente. Questo è il profilo dell’Enel delineato nel Piano Strategico 2018-2020 presentato a Londra alla comunità il 21 novembre improntato sull’innovazione tecnologica necessaria per procedere sulla strada della trasformazione digitale. Con nuovi investimenti in progetti di digitalizzazione avanzata di asset, attività e processi quantificati in 5,3 miliardi di euro, in crescita di 600 milioni di euro rispetto al piano precedente.

Il piano di digitalizzazione genererà una crescita aggiuntiva degli investimenti nei settori delle reti e del retail tramite la nuova business line e-Solutions, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto e la connettività dei sistemi, oltre agli investimenti nella digitalizzazione dell'engagement dei clienti e la promozione di una forza lavoro più orientata alla digitale.

Il secondo focus, sull’attenzione al cliente, viene evidenziato dall'obiettivo finanziario di generare 3,3 miliardi di euro di Ebitda nel 2020 (+32% rispetto al 2017), e nello specifico nel settore retail del gas e dell'elettricità l’Ebitda dovrebbe aumentare del 21% a 2,9 miliardi di euro nel 2020 rispetto a 2,4 miliardi di euro nel 2017, incrementando i volumi complessivi venduti di oltre il 30%.

"A partire dal 2015 - osserva Starace - Enel è diventata un'azienda molto più efficiente, con un percorso ben definito verso la crescita industriale che, unito ad una disciplina nella gestione del capitale e ad una rotazione degli asset più rapida di quanto pianificato, ha incrementato in misura sostanziale la generazione dei flussi di cassa e la redditività del gruppo. Di conseguenza, siamo riusciti ad aumentare del 44% il dividendo relativo all'esercizio 2017 rispetto al pay-out dell'esercizio 2015".

Il miglioramento degli obiettivi finanziari – anche con l’introduzione di un dividendo minimo di 0,28 euro per azione sui risultati del 2018, con un aumento del 33% rispetto al target minimo relativo al 2017 presentato lo scorso anno – rafforza la fiducia con cui guardiamo al futuro e al ruolo di Enel, oggi come negli anni a venire”, ha proseguito l’AD.

Enel punta a raggiungere entro il 2020 una capacità installata di 48 GW (+7.8 GW) di rinnovabili e 39 di termico “classico” (che oggi contribuisce per 46.6 GW): con questo “sorpasso” già si conseguirà una riduzione delle emissioni di CO2, che scenderanno ancora se si riuscirà a centrare l'obiettivo del phase out del carbone entro il 2025.

Per proseguire sulla strada della decarbonizzazione del mix di produzione, il Piano strategico 2018-2020 prevede 8,3 miliardi di euro di investimenti per la crescita delle rinnovabili – un terzo dei 25 miliardi complessivi - per consentire di realizzare una capacità totale aggiuntiva di 7,8 GW nei prossimi tre anni.

La nostra azienda è “all’avanguardia nella transizione energetica globale”, ha aggiunto Starace, specialmente “in macro-aree fondamentali per la crescita sostenibile quali le rinnovabili e le reti di distribuzione digitalizzate. Possiamo estrarre valore dai trend dell'urbanizzazione, dell'elettrificazione della domanda e della profonda decarbonizzazione che ne consegue, per cogliere le opportunità che derivano dal radicale cambiamento che scuote l'intero settore energetico. Il Gruppo è oggi un'organizzazione più redditizia, efficiente e sostenibile".

Al Capital Markets Day di Londra ha fatto poi il suo debutto ufficiale davanti alla comunità finanziaria la Global Business Line e-Solutions, nata nel maggio 2017 e guidata da Francesco Venturini. La nuova divisione, che dal 2018 opererà sul mercato globale attraverso la nuova identity Enel X, presentata sempre a Londra la sera precedente il Capital Markets Day, propone una serie di soluzioni digitali integrate con l'obiettivo di trasformare l'energia elettrica in servizi innovativi volti a soddisfare le nuove esigenze di clienti sempre più connessi e digitali. Obiettivo strategico della nuova divisione è dar vita a una Nuova Economia dell'Energia (New Energy Economy), che attraverso digitalizzazione, elettrificazione e attenzione al cliente, punta a proporre soluzioni flessibili e innovative lungo quattro linee: e-Industry, e-Mobility, e-Home, e-City. Settori operativi che saranno sviluppati attraverso investimenti e partnership volti a favorire la diffusione della mobilità elettrica, attraverso offerte per l'installazione di stazioni di ricarica per auto elettriche, piattaforme di software e IoT per ottimizzare i consumi energetici, soluzioni di efficienza energetica e autoproduzione da fonti rinnovabili, smart light solutions per illuminazione pubblica e connessione in fibra ottica. Il tutto attraverso prodotti e offerte flessibili declinabili per ogni tipologia di cliente, dalle grandi aziende alle PMI, fino ai clienti retail.

“Dobbiamo partire dall’idea che i clienti sono di diversi tipi” ha concluso Starace, “perciò nei primi due anni del piano strategico ci focalizzeremo soprattutto sui clienti business. Ci proponiamo di capire sempre meglio che tipo di servizi ci richiedono, per poter soddisfare le loro esigenze globalmente. Verso la metà del triennio, invece, ci occuperemo del B2C, che mostrerà tutta la sua forza al termine del periodo”.

“Noi – ha spiegato il direttore di e-Solutions e CEO di Enel X Francesco Venturini – non siamo più i fornitori, il cliente non è più un semplice consumatore, ma conviviamo in un ecosistema in cui possiamo creare insieme nuovi modi di generare, gestire e consumare l’energia, producendo valore e benefici reciproci.”

Enel X, ha aggiunto Ryan O’Keeffe, Direttore della Comunicazione di Enel, durante la presentazione ufficiale del nuovo brand, “è un approccio inedito all’energia, che non vogliamo più concepire come una materia prima, bensì come un servizio”.

Con il Piano strategico 2018-2020, il nostro Gruppo accelera sul processo di digitalizzazione degli asset per renderli più flessibili e costruiti intorno alle esigenze del cliente, che diventa fulcro e motore della crescita.