Bull-OFF, il bullismo non fa più paura

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Grazie al progetto “Bull-OFF. Spegniamo bullismo e cyberbullismo”, realizzato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze col contributo di Enel Cuore Onlus ed Enel Energia, la scuola ha trovato l’antidoto a uno dei più gravi problemi degli studenti.

Come emerso dalla presentazione dei risultati dell’iniziativa, avvenuta il 26 settembre a Firenze nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, per contrastare i comportamenti aggressivi e vessatori verso vittime incapaci di difendersi servono soprattutto solidarietà e fiducia in se stessi. Metodi e percorsi di prevenzione sono stati individuati nel corso di otto mesi di studio, da novembre 2017 a giugno 2018, coinvolgendo in via sperimentale 1.200 studenti e 80 docenti di 4 diversi istituti comprensivi toscani (IC Galilei e IC Toniolo di Pisa, IC Calamandrei e IC Ghiberti di Firenze), per un totale 45 classi delle scuole elementari e medie.

In ogni struttura è stata allestita la stanza “Spazio Enel Cuore Bull-OFF” pensata ad hoc per educare i giovani ad un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie: uno spazio per raccogliere storie, condividere, consigliare e informare, e dove i ragazzi hanno potuto creare un blog dedicato al tema.

Sono stati poi organizzati laboratori in classe insieme a psicologi e mediaeducatori, prevedendo attività di formazione anche per gli insegnanti, con l’obiettivo di sviluppare una maggior collaborazione tra scuola e famiglia. I quattro istituti hanno inoltre organizzato un evento aperto ai genitori per condividere il progetto e affrontare alcuni temi del bullismo e del cyberbullismo sul piano giuridico-legale. Un nuovo importante contributo, dopo le iniziative di sensibilizzazione promosse in occasione del Safer Internet Day dal Moige (Movimento Italiano Genitori) con la partnership di Enel Cuore Onlus.

Bull-OFF ha permesso ai ragazzi di raccontare esperienze personali e spiegare il proprio punto di vista rispetto agli episodi di violenza a cui hanno assistito o di cui sono stati vittime. Alcuni hanno dichiarato di essersi rivolti alle maestre per chiedere aiuto, altri ai genitori, mettendo in evidenza come il bullo sia spesso identificato col “vincente” o come la sofferenza per l’isolamento possa nascere anche dall’esclusione rispetto a un gruppo creato su Whatsapp. Emozioni ed esperienze sono state trasposte in fumetti e video raccolti sul blog bulloff.trool.it, creando un archivio sul percorso laboratoriale disponibile a tutti. L’auspicio di Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto degli Innocenti, è infatti di poter dar vita a un’analoga strategia di azione da replicare nelle altre scuole italiane. Con Enel, persino le sfide scolastiche più difficili possono essere vinte.