Roma, 19 gennaio 2004 Catturare lanidride carbonica per produrre energia senza emissioni di gas effetto serra, segregandola in depositi geologici, come per esempio giacimenti esauriti di idrocarburi, oppure in fondo al mare: è il tema del Carbon Sequestration Forum, un summit internazionale di scienziati che si aprirà domani a Roma al centro congressi dellEnel e si concluderà giovedì prossimo. Centocinquanta delegati di 17 paesi analizzeranno i progetti più innovativi per stabilizzare le concentrazioni di gas effetto serra nellatmosfera.
Al Forum, promosso dal segretario dellEnergia Usa Spencer Abraham e dal sottosegretario di Stato Usa per gli Affari Internazionali Paula Dobriansky, parteciperanno scienziati, tecnici e politici. Lobiettivo è individuare progetti internazionali per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di rendere compatibile limpiego dei combustibili fossili, come il carbone, per la produzione di energia elettrica e di idrogeno, tenendo conto della necessità di contrastare il cambiamento climatico.
Enel è già oggi allavanguardia nella riduzione delle emissione di anidride carbonica (CO2). Nellambito delle quote stabilite dal governo italiano, sulla base del trattato di Kyoto, nel periodo 1990-2001 le ha ridotte di 12 milioni di tonnellate contro i 4-5 milioni di tonnellate richiesti, grazie ad investimenti per 4 miliardi di euro nel miglioramento delle centrali elettriche e nello sviluppo delle energie rinnovabili. E nel futuro farà di più, passando da 24 miliardi di kWh a 27 miliardi di kWh nel 2006 con emissioni di CO2 evitate di circa 19 milioni di tonnellate allanno. Enel sta inoltre sperimentando la produzione di idrogeno da carbone con cattura della CO2.
Un impegno che ha consentito ad Enel di ottenere nel 2002 il prestigioso riconoscimento dellEnergy Award promosso dal Business Week come società elettrica più impegnata su questo fronte a livello globale.