ENEL ADERISCE AL CONSORZIO VENEZIANO PER LA PROMOZIONE DELL’IDROGENO

Scaroni: "Il progetto Hydrogen Park farà di Venezia una delle capitali mondiali dell’energia del futuro"

Roma, 26 febbraio 2004 – Con l’adesione di Enel, formalizzata oggi, prende corpo il progetto di realizzare a Porto Marghera (Ve) uno dei più importanti poli mondiali per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno e per la promozione di studi e progetti finalizzati allo sviluppo di questo prezioso nuovo vettore energetico.

“L’adesione al Consorzio per l’Idrogeno di Venezia – ha detto Paolo Scaroni, amministratore delegato di Enel – rientra nella nostra più ampia strategia della nostra azienda di attenzione alle tematiche ambientali e all’innovazione. L’occasione offerta dal Consorzio è unica: consente di mettere a fattor comune impianti industriali e infrastrutture, disponibilità attuali e future di idrogeno, capacità tecniche e di ricerca già esistenti in quest’area per realizzare in concreto progetti innovativi di livello mondiale che ci permetteranno di essere in prima fila sulla frontiera dello sviluppo sostenibile”.

Enel porta le esperienze maturate in questo campo, in particolare sulla produzione di idrogeno da carbone. Sfruttando le sinergie logistiche e produttive con le centrali esistenti, Enel ha infatti avviato con il CNR un progetto pilota che permette di ricavare in modo economico l’idrogeno dal più diffuso combustibile fossile esistente sulla Terra. In particolare, nell’ambito dei progetti del Consorzio, Enel realizzerà una centrale per la generazione di energia elettrica a ciclo combinato ad altissima efficienza di taglia industriale, alimentata sia dall’idrogeno prodotto attraverso la gassificazione del carbone nell’impianto da costruire presso le centrali di Marghera o di Fusina, sia da quello disponibile come sottoprodotto industriale degli impianti chimici dell’area. Il tempo necessario per la realizzazione è di due anni.

Porto Marghera è già oggi una delle poche aree industriali del mondo dove esiste una produzione di idrogeno, legata ai processi produttivi degli impianti chimici, di considerevole entità, oltre alle infrastrutture e alle conoscenze necessarie ad avviare un vero e proprio distretto dell’energia del futuro. La disponibilità di idrogeno è oggi pari a 4.500-5.000 tonnellate all’anno, alle quali andrà ad aggiungersi la produzione da carbone del futuro impianto Enel. Una quantità sufficiente a muovere tutti i mezzi urbani ed extraurbani di Venezia o ad alimentare oltre 15.000 automobili che percorrano 10.000 chilometri l’anno o una centrale elettrica di taglia industriale.

Produzione di energia elettrica per la rete e di vapore per le industrie; microgenerazione di elettricità, riscaldamento e condizionamento per condomini; alimentazione dei mezzi di trasporto pubblico e privato: tutti i modi di impiego dell’idrogeno come combustibile privo di emissioni verranno testati nell’area industriale che sorge ai bordi della Laguna, esplorando le soluzioni più promettenti.

Il progetto, promosso dal Consorzio HydrogenPark, voluto dall’Unione Industriali di Venezia, prevede la costituzione di un “Centro Idrogeno” che si occuperà di sperimentare le celle a combustibile e le migliori tecniche per lo stoccaggio e l’impiego dell’idrogeno e di stringere rapporti con enti e aziende interessati alla ricerca in questo campo.

Il punto di forza dell’idrogeno è nella possibilità di utilizzarlo con emissioni zero.  Qualsiasi sia l’apparato che trasforma questo vettore in energia (termica e meccanica nelle turbine e nei motori a scoppio, elettrica come avviene nelle celle a combustibile) il sottoprodotto è sempre e solo acqua.
Enel sta inoltre lavorando nell’ambito di programmi di ricerca internazionale al perfezionamento dei sistemi di cattura e segregazione della CO2.

Microsoft Word - Idrogeno.doc

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