Roma, 28 maggio 2004 Sono state ribattezzate bird-cam le telecamere posizionate da Enel in collaborazione con diversi istituti di ricerca, in modo da riprendere alcuni dei 220 nidi artificiali, che lazienda dellenergia ha disposto sui tralicci dellalta tensione di Terna e nelle aree adiacenti ad alcune centrali nei dintorni di Roma. Il segnale che arriva dalle telecamere viene poi decodificato e reso disponibile ad appassionati e studiosi, in tempo reale, sui siti www.enel.it/natura e www.enelbirdcam.com.
Liniziativa consente di osservare la vita familiare di specie avicole difficilmente raggiungibili e ha importanti risvolti scientifici: uno staff di ricercatori di istituti universitari di biologia, etologia e ornitologia sia italiani che stranieri ne seguono levoluzione giorno per giorno.
Le tre bird-cam le cui immagini sono visibili nel sito Enel riprendono il nido del gheppio, del gabbiano e del falco pellegrino e consentono ai ricercatori, ovunque si trovino, di collegarsi attraverso la rete web per svolgere utili rilevazioni statistiche ed epidemiologiche senza dover andare sul campo. Fra le varie specie, è quella dei gheppi una particolare specie di rapace della famiglia del falco che ha occupato sempre più nidi: dal 54% nel primo anno fino a superare il 90% nelle annate seguenti.
Le prime bird-cam sono apparse negli Stati Uniti dAmerica e in Canada alla fine degli anni 90 ed erano istallate nelle cassette nido dei falchi pellegrini che nidificavano sugli edifici delle grandi città. In Italia le prime bird-cam sono state installate nellambito del progetto Enel che ha permesso di rimediare a una mancanza da tempo lamentata negli ambienti scientifici.
Anche a livello europeo, ENEL è tra le prime compagnie elettriche ad aver installato delle bird-cam e a proporre linstallazione delle cassette nido sui tralicci dellalta tensione. In seguito ai risultati positivi di questa esperienza, lesempio è stato seguito da altre società elettriche in Germania, Polonia, Austria e Francia.
(Nota per la redazione: per tutelare la sicurezza e la tranquillità dei covanti, Enel non ha ritenuto opportuno fornire indicazioni sullesatta ubicazione dei nidi. Si può dire che il nido dei gheppi è su un traliccio nei dintorni di Roma, il nido del gabbiano è vicino a piazza Venezia e il nido del falco pellegrino è sulla via Salaria).