Bratislava, 28 aprile 2006 Sono stati firmati a Bratislava gli atti conclusivi dellacquisizione da parte di Enel del 66% di Slovenské Elektràrne (SE).
Si tratta della maggiore acquisizione di capacità produttiva realizzata finora da Enel allestero. SE è, infatti, il principale produttore di energia elettrica della Slovacchia (con l83% del mercato nazionale) e il secondo dellEuropa Centro-orientale, potendo contare su di una disponibilità di circa 7.000 MW ben bilanciata tra termoelettrico, idroelettrico e nucleare, che garantisce una produzione di elettricità a costi molto competitivi.
In base ai dati consolidati 2004 SE ha registrato ricavi per 48.635 milioni di corone slovacche, un Ebitda (margine operativo lordo) pari a 15.745 milioni di corone e un indebitamento finanziario netto di 40.838 milioni di corone . Il cambio euro/corona è stato fissato ieri dalla Banca Centrale Europea a 37,395.
Per lassegnazione del 66% di SE era stata avviata una apposita procedura di gara. Il 7 ottobre del 2004 a Enel era stata riconosciuta la qualifica di preferred bidder. Alla firma del contratto, nel febbraio 2005, Enel aveva versato il 20% del prezzo pattuito (168 milioni di euro), mentre i rimanenti 671 milioni di euro sono stati corrisposti contestualmente al trasferimento della partecipazione di controllo di SE. Il restante 34% del capitale di SE è posseduto dal National Property Fund slovacco.
Prima del closing, come previsto dal contratto firmato nel febbraio 2005, si è proceduto allo scorporo dal perimetro di SE delle attività relative a un impianto nucleare oggetto di decommissioning nei prossimi anni (EBOV1), nonché della centrale idroelettrica di Gabcikovo e di una installazione per il trattamento dei rifiuti nucleari (VYZ).
SE provvederà a commercializzare lenergia prodotta dalle suddette unità sino alla prevista fermata nel 2006 e 2008 delle due unità dellimpianto nucleare EBOV1 e per 30 anni relativamente allimpianto di Gabcikovo.
Enel, il National Property Fund e il Ministero dellEconomia slovacco hanno inoltre concordato i termini del piano di investimenti destinato a potenziare e rendere più efficiente e con un miglior impatto ambientale il parco centrali di SE, in maniera da contribuire alla crescita economica e sociale della Slovacchia e aumentare la redditività dellazienda. Tale piano prevede un volume complessivo di investimenti da parte di SE pari circa 2 miliardi di euro per il periodo 2006-2013.
Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha dichiarato: Con questa acquisizione, la più importante finora realizzata allestero, Enel conferma la sua strategia di crescita in un mercato, quello dellEuropa Centro-orientale, che sta registrando i maggiori tassi di crescita del continente. Slovenské Elektràrne è una delle migliori società regionali di produzione di energia elettrica, ha un ottimo mix di produzione con impianti nucleari, idroelettrici e a carbone e ha tutte le caratteristiche per diventare un importante hub del mercato elettrico di tutta larea. Con lacquisizione di Slovenské Elektràrne, inoltre, Enel si riappropria delle competenze nel nucleare, indispensabili per giocare un ruolo di primo piano a livello europeo.
Il Ministro dellEconomia slovacco Jirko Malcharek ha detto: "I negoziati sono durati quasi due anni e sono stati particolarmente impegnativi perché hanno dovuto risolvere le problematiche connesse ad alcuni contratti che riguardavano SE. Si tratta della seconda operazione finanziaria per dimensioni portata a buon fine in Slovacchia dopo la cessione della società del gas SPP, ma è stata sicuramente la più complessa. Devo comunque dire che la collaborazione con i partner italiani è stata molto buona. Grazie alla corretta e leale conduzione dei negoziati, siamo riusciti a completare loperazione entro il mese di aprile. Essa comporterà sicuri benefici per il mercato dellenergia e lintera economia della Slovacchia.
Lacquisizione di SE consolida ulteriormente la presenza di Enel in questa parte dEuropa, dove la società è già da tempo attiva: in Bulgaria attraverso un impianto di generazione di circa 800 MW e in Romania con il 20% del mercato della distribuzione.