Sofia, 4 ottobre 2006 Enel e NEK (la società nazionale per lenergia elettrica bulgara) hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding per uno studio preliminare di fattibilità tecnica ed economica dellaumento di potenza pari a 640 MW della centrale termoelettrica di Maritza East III e per la successiva implementazione congiunta del progetto.
Il MoU è stato firmato oggi dallAmministratore delegato dellEnel, Fulvio Conti, nonché dallAmministratore delegato, Ljubomir Velkov, e dal direttore esecutivo di NEK, Mardik Papazian.
Linvestimento stimato da Enel per la realizzazione del progetto è pari a circa 900 milioni di euro: esso sarà destinato alla introduzione delle più avanzate tecnologie di riduzione dellimpatto ambientale e permetterà al tempo stesso di massimizzare le sinergie con limpianto esistente. Laumento di potenza, pari a 640 MW, sarà realizzato in prossimità delle attuali strutture della centrale, posseduta da Enel e NEK.
Il 16 giugno 2006 Enel ha annunciato lacquisizione della partecipazione azionaria residua posseduta dalla statunitense Entergy in Maritza East III ed è così diventata titolare di una partecipazione del 73% sia in Maritza East III Power Company AD (la società che risulta titolare della omonima centrale) che in Maritza East 3 Operating Company AD (la società che gestisce la centrale stessa), mentre il rimanente del 27% del capitale di tali società risulta posseduto da NEK.
Il secondo MoU è stato firmato dallAmministratore delegato dellEnel, Fulvio Conti, e dal direttore esecutivo di Bulgargaz, Ljubomir Denchev, e prevede la realizzazione congiunta di un gasdotto di collegamento tra Bulgaria e Italia attraverso Macedonia e Albania, lungo il cosiddetto Corridoio 8. Tale corridoio è di importanza strategica per questi Paesi, che hanno firmato nellaprile 2005 una dichiarazione congiunta di cooperazione nel campo delle infrastrutture energetiche.
I due MOU strategici per la Bulgaria sono stati firmati nel corso di una cerimonia davanti al Ministro per lEconomia e lEnergia Roumen Ovcharov.