La costruzione dei due carbonili a cupola in legno lamellare impiegherà 300 persone per 39 mesi.
Linvestimento fa parte del programma di miglioramento ambientale e di efficienza dellimpianto del valore di circa 500 milioni di euro.
Brindisi, 6 luglio 2012 - Enel ha dato il via oggi, con la posa della prima pietra, ai lavori per la realizzazione dei carbonili coperti presso la centrale termoelettrica Federico II di Brindisi. Alla cerimonia, insieme allamministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti, hanno partecipato il vice presidente della Regione Puglia Loredana Capone, il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, il sindaco di Brindisi Mimmo Consales.
La realizzazione dei carbonili comporta un investimento di circa 120 milioni di euro e durante il periodo necessario alla costruzione, la cui conclusione è prevista in circa 39 mesi dallavvio dei lavori, saranno impiegate fino a 300 nuove persone che andranno ad aggiungersi ai 1.000 posti di lavoro stabile già garantiti dalla centrale Federico II di Brindisi.
Lavoriamo costantemente perché le nostre centrali termoelettriche si confermino best practices a livello internazionale e la realizzazione di carbonili coperti a Brindisi va in questa direzione ha detto Fulvio Conti . Negli ultimi anni, abbiamo dedicato ingenti investimenti per la centrale di Brindisi, tali da renderla un centro di avanguardia tecnologica e unoccasione di sviluppo per il territorio grazie anche al rilevante miglioramento ambientale. Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra centrale tecnici e scienziati di fama internazionale che arrivano a Brindisi da tutto il mondo per confrontarsi con le migliori tecnologie disponibili nella produzione energetica sostenibile da carbone.
Le cupole dette dome (guarda l'infografica), sono unopera di alta ingegneria, pienamente condivisa con le Istituzioni del territorio, in grado di migliorare ulteriormente la sostenibilità ambientale dellimpianto brindisino. Lopera richiederà il coinvolgimento di imprenditoria e manodopera locale. I nuovi carbonili, interamente automatizzati, saranno realizzati in adiacenza e sostituzione dellattuale parco di stoccaggio del combustibile che verrà dismesso al completamento delle nuove installazioni.
Ogni dome avrà un diametro di 145 metri e altezza di circa 50 metri per una capacità di stoccaggio di circa 180.000 tonnellate di combustibile. La copertura delle cupole è costituita da una struttura geodetica in legno lamellare. Una soluzione che rende lopera ancora più compatibile sotto il profilo ambientale. I carbonili saranno dotati di macchine ad alto grado di automatizzazione per la messa a parco e ripresa del carbone. Saranno inoltre installati nuovi nastri trasportatori e torri dello stesso tipo di quelli già esistenti presso la Federico II per collegare lattuale sistema carbone ai nuovi carbonili. Questo permetterà una logistica del carbone totalmente al coperto. Queste nuove coperture utilizzano le migliori tecnologie disponibili sul mercato e soluzioni tecniche davanguardia per rendere la Federico II una centrale di riferimento a livello mondiale per standard ambientali, di qualità ed efficienza.
La giornata presso la centrale è stata loccasione anche per approfondire lo stato di avanzamento dei lavori ambientali avviati lo scorso aprile presso lunità di produzione numero 4. Un investimento di circa 90 milioni di euro per migliorare lefficienza e le performance ambientali del gruppo di produzione che hanno consentito per tutta la durata dei lavori limpiego di circa 1.000 persone in aggiunta a quelle che già lavorano presso la Federico II.
Tutti questi interventi, assieme a quelli prossimi di ammodernamento delle strutture sulla banchina di Costa Morena e alle opere già ultimate e in esercizio, tra cui i miglioramenti ambientali condivisi con gli Enti locali nel 2006, i lavori sulla logistica del trasporto carbone, quelli realizzati sullunità di produzione numero 3 e limpianto di cattura della CO2, completeranno il programma di miglioramento ambientale e di efficienza e rendimento energetico dellimpianto fortemente voluto da Enel con un impegno di circa 500 milioni di euro.
CCS: il progetto pilota di Brindisi
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