FUTUR-E: NUOVA VITA PER IL SITO ENEL DI PORTO TOLLE

Progetti innovativi e sostenibili per riqualificare l’area

Porto Tolle (RO), 11 maggio 2016 – Individuare proposte innovative e sostenibili per riqualificare e acquisire il sito industriale della centrale di Porto Tolle attraverso un avviso pubblico. Ȓ il progetto presentato oggi presso il Centro Informazioni dell’impianto da Enrico Viale, Direttore Global Thermal Generation Enel, Claudio Bellan, Sindaco di Porto Tolle, Alessandro Balducci, Professore Ordinario di Pianificazione e Politiche Urbane e Territoriali del Politecnico di Milano, Marco Trombini, Presidente della Provincia di Rovigo, Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Venezia.

I soggetti interessati a presentare progetti di riqualificazione ed acquisire il Sito potranno presentare la propria Manifestazione di Interesse, previa registrazione al portale, a partire dal 24 Maggio, alle condizioni specificate nell’Avviso che sarà pubblicato sulla piattaforma www.futur-e.enel.it il giorno stesso.

La Procedura è articolata in due fasi: nella prima è richiesto l’invio di una Manifestazione d’Interesse non vincolante che sarà sottoposta ad una verifica preliminare volta ad accertare il possesso dei requisiti previsti da parte dei Soggetti Interessati.
Al superamento di questa selezione sarà possibile partecipare alla seconda fase della Procedura che prevede l’invio della Proposta Vincolante di Acquisto che dovrà contenere: la Proposta Progettuale per la riqualificazione (comprensiva di tavole di progetto, piano economico finanziario ed altri allegati secondo specifiche) e l’Offerta Economica per l’acquisizione del Sito. A valutare le proposte sarà una Commissione Giudicatrice che verificherà l’idoneità tecnica delle Proposte Progettuali presentate con particolare attenzione alle opportunità e alle esigenze della comunità locale, già sondate anche per mezzo di un mirato piano di ascolto, e a specifici requisiti di sostenibilità, fattibilità, parametri economici e ricadute occupazionali.

Le Proposte Vincolanti di Acquisto, complete di Proposta Progettuale ed Offerta Economica dovranno pervenire entro e non oltre il 3 Ottobre 2016

Il Progetto Futur-E (www.futur-e.enel.it), un nuovo modo di concepire l’energia come motore di un sistema più versatile ed efficiente, parte dalla consapevolezza che il modo di produrre elettricità è cambiato. La riduzione dei consumi, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'evoluzione tecnologica delle reti di distribuzione stanno portando a una trasformazione complessiva dell'intero settore elettrico a partire dalle centrali di generazione tradizionali, la cui funzione viene ripensata per tener conto delle crescenti esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e competitività che interessano sia il singolo cittadino sia le aziende elettriche.

Enel è impegnata nella guida ad un nuovo modello industriale basato sulla valorizzazione di quegli impianti meno efficienti, alcuni dei  quali non producono già da diversi anni, anche nel ruolo di “capacità di riserva”. Impianti che non potrebbero tornare a produrre nemmeno se la domanda elettrica aumentasse notevolmente. Si tratta, perciò, di centrali o parti di esse, che hanno esaurito il proprio ciclo di vita (o stanno per farlo) e la propria funzione.

In Italia sono 21 i siti Enel oggetto di questa trasformazione: Trino vercellese (VC), Alessandria, Genova, La Spezia, Carpi (MO), Porto Tolle (RO), Livorno, Piombino (LI), Camerata Picena (AP), Pietrafitta (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Montalto di Castro (VT), Campo Marino (CB), Larino (CB), Maddaloni (CE), Giugliano (NA), Bari, Rossano (CS), Termini Imerese (PA), Augusta (SR), Porto Scuso (CI).
In alcuni casi si tratta di singole aree all'interno di centrali dotate di altri gruppi di produzione che invece non rientrano nel progetto.

Questi impianti rappresentano un patrimonio industriale che può essere ancora valorizzato. Per questo motivo sono in corso studi per identificare soluzioni alternative, con la consapevolezza che non può esistere una strategia unica valida per tutti i casi. Ciascun sito ha infatti le proprie peculiarità, legate all'ubicazione geografica e all'evoluzione, nel tempo, del territorio circostante: qualunque soluzione dovrà dunque tenere conto della singole specificità dei 21 siti. Enel ha così avviato un programma di ascolto e confronto con tutti gli stakeholder. L'obiettivo è coinvolgere le persone, i territori e le aziende locali nell'affrontare efficacemente la realtà e il cambiamento, anticipando e cogliendo nuove opportunità di sviluppo con uno sguardo attento all’innovazione e alla sostenibilità.

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Breve descrizione e storia:

La centrale di Porto Tolle è composta da 4 sezioni (660 MW di potenza efficiente lorda ciascuna) che comprendono: generatore di vapore alimentato con olio combustibile; turbina a vapore; alternatore con tensione 20 kV. L’alimentazione delle caldaie utilizza 2 serbatoi da 50.000 m3 e 5 serbatoi da 100.000 m3 . I gruppi di produzione comprendono impianti ausiliari per l’addolcimento e la demineralizzazione delle acque di processo, per la depurazione delle acque reflue mediante trattamento chimico-fisico e di disoleazione, infrastrutture logistiche di supporto. Dalla centrale partono due linee a 380 kV collegate alle stazioni di Dolo (Venezia) e Forlì.
Con decreto del 25 giugno1973  vengono autorizzate la costruzione e l’esercizio delle quattro sezioni costituenti la centrale. Il 9 ottobre 1980 entra in servizio la sezione 1 dell’impianto alla quale fanno seguito la 2 (3 giugno 1981), la 3 (23 giugno 1982) e la 4 (25 gennaio 1984). La centrale ha contribuito sino alla fine degli anni ’90 per una quota pari a circa il 10% della produzione nazionale di Enel.
L’impianto non è più disponibile all’esercizio per la rete elettrica nazionale dal 1 gennaio 2013


Avvenimenti recenti

L’evoluzione del mercato elettrico ha comportato una progressiva riduzione della produzione annua, passata da 10-15 miliardi di kWh degli anni ’90 all’inattività dal 2009. L’impianto è stato prima dichiarato in conservazione, in attesa della riconversione a carbone, quindi, con la mancata conclusione dell’iter autorizzativo durato 10 anni e il mutato scenario energetico, ha cessato l’attività previo nulla osta del ministero dello Sviluppo Economico (19 gennaio 2015).
Alcuni dei componenti principali dei gruppi di generazione sono stati smontati e/o trasferiti ad altri impianti Enel. Il personale è stato ridotto a circa 50 risorse di cui 20 impiegate presso altre unità operative (idroelettrico e carbone).


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