Presentato a Cernobbio lo studio 'Rafforzare l'investibilità dell'Europa: proposte di policy per rilanciare gli investimenti in Europa e il ruolo del settore dell'energia e della digitalizzazione'
Cernobbio, 3 settembre 2016 – Chiarezza nelle strategie di investimento, visione ‘trasversale’ degli obiettivi di sviluppo di medio-lungo periodo, coerenza tra livelli di intervento europeo e nazionale, collaborazione tra settore privato e pubblico, flessibilità di soluzioni sulla base dei bisogni degli Stati Membri. Per l’Europa è necessario un modello di crescita trainato dagli investimenti attraverso il coinvolgimento positivo del settore privato e lo stimolo a settori ad alto potenziale che possono innescare un effetto leva sull’economia. Sono soprattutto le “industrie di rete”, quali energia, trasporti, ICT a rappresentare fattori abilitanti di competitività, innovazione e crescita.
Queste le conclusioni del rapporto ‘Rafforzare l’investibilità dell’Europa: proposte di policy per rilanciare gli investimenti in Europa e il ruolo del settore dell’energia e della digitalizzazione’, condotta da The European House - Ambrosetti (TEH-A) in collaborazione con Enel e presentata oggi a Cernobbio che identifica i principali fattori ostativi e sviluppa alcune raccomandazioni per focalizzare l’attenzione su azioni specifiche che possono aiutare l’Europa ad accelerare il suo sviluppo.
"L'Europa si trova ad affrontare una sfida difficile per garantire una crescita economica continua e sostenibile nel quadro del processo di decarbonizzazione ora in corso. Gli investimenti svolgeranno in questo contesto un ruolo centrale", ha commentato il CEO di Enel Francesco Starace. "Enel, in quanto leader nel settore delle utility globali, è in prima linea nel processo di profondo cambiamento che sta vivendo il settore. Riconosciamo pertanto l'importanza di politiche che rispondano in modo efficace al rapido progresso tecnologico, e di modelli che promuovano l'innovazione come base per uno scenario d’investimento macro-economico stimolante. Inoltre, un quadro giuridico e regolamentare chiaro, stabile, trasparente e lungimirante è cruciale. Questo è particolarmente vero in Europa, dove gli sviluppi tecnologici e le dinamiche di mercato offrono opportunità uniche, non solo nel settore energetico, ma in tutta l'economia."
Secondo Valerio De Molli, Amministratore Delegato di The European House - Ambrosetti, "i prossimi mesi potrebbero rappresentare un punto di svolta per l’Europa che nell’ultimo decennio si è trovata al centro di una ‘tempesta perfetta’ che ha minato la sua stabilità politica ed economica. Ci troviamo di fronte a un bivio, il timore è che la Brexit possa essere il primo passo verso la disgregazione. Lo scenario attuale può rappresentare un momento critico per rilanciare il sogno europeo e per far ciò l’Europa deve tornare ai propri fondamentali creando un’Unione più competitiva, inclusiva e coesa. In tale contesto gli investimenti giocano un ruolo strategico per rafforzare la competitività e una crescita sostenibile nel lungo termine".
Lo studio sottolinea come l’UE sia il principale hub per gli investimenti a livello globale grazie all’ampiezza del mercato interno, alla sicurezza geo-politica, alle solide basi istituzionali, ad una forza lavoro altamente qualificata e alle capacità tecnologiche e di ricerca. Cio nonostante, l’Europa sta soffrendo le conseguenze della crisi più di altre economie, esiste un elevato livello di frammentazione tra gli Stati Membri e un gap di investimenti che non sostiene la crescita di lungo periodo. Le conseguenze della Brexit poi rappresentano una fonte di potenziale instabilità.
Gli investimenti risultano quindi fondamentali per la crescita e possono promuovere una nuova offerta di Europa, stimolando competitività e produttività, migliorando e costruendo nuove infrastrutture, sviluppando tecnologie all’avanguardia con effetti diretti e indiretti su PIL e occupazione. A tal fine occorrerà rimuovere alcuni fattori che ad oggi ostacolano l’investibilità, quali un quadro normativo frammentato ed instabile, l’elevato costo del ‘doing business’ e una persistente segmentazione del mercato interno.
la ricerca TEH-A/Enel individua sei azioni prioritarie per rilanciare l’attrattività europea per gli investimenti:
- Accelerare, rafforzare ed ampliare il processo di completamento del mercato interno europeo
- Garantire un quadro normativo europeo maggiormente stabile, prevedibile e di qualità
- Fornire incentivi per la creazione e la manutenzione di infrastrutture strategiche e transfrontaliere
- Promuovere un’innovazione dirompente, rafforzando gli ecosistemi dell’innovazione e le tecnologie green
- Supportare lo sviluppo delle network industry e la convergenza industriale
- Rilanciare la collaborazione tra gli Stati Membri e gli investimenti del settore pubblico
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