Una vita per la geotermia

Una vita per la geotermia

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Quarant'anni con la “stessa maglia”. Quarant'anni di passione per la geotermia e per la propria terra, quel territorio magico tra Pisa, Volterra e Siena, dove l'energia sgorga dal sottosuolo e dà vita al paesaggio unico del distretto geotermico toscano.

Una storia di formazione, crescita, professionale e continua scoperta che porta il nome e il volto di Massimiliano Santulli, tecnico Enel Green Power presso la sede di Larderello, “cicerone della geotermia” per lavoro e per passione, che dal primo agosto scorso, dopo 40 anni esatti di lavoro nell'impianto è andato in pensione.

Massimiliano, classe '58, nato a Montecerboli nel comune di Pomarance (provincia di Pisa) è infatti entrato in Enel giovanissimo il 1° agosto 1977. Non aveva ancora compiuto 19 anni ma la geotermia era già la sua grande passione: “Feci il concorso tra aprile e maggio del 1977, anche se i miei genitori erano contrari, perché stavo ancora completando gli studi di ragioneria, ed entrai subito, classificandomi tra i primi 30. Poi mi sono diplomato in servizio”.

 

Il Cicerone della geotermia 

Una lunga storia nel segno dell’energia geotermica, quella di Massimiliano, che ha avuto l'opportunità di conoscere questo mondo da ogni angolazione: appena assunto, ha prestato servizio alle officine meccaniche, poi presso gli impianti di perforazione, successivamente al reparto personale. Dal 1991 è passato infine all’esercizio centrali geotermiche con ufficio a Larderello, anche con il compito particolare di organizzare eventi geotermici e accompagnare gruppi e personalità alla scoperta di questo universo, in collaborazione con le strutture di Affari Istituzionali e Comunicazione di Enel. Un'attività che grazie alla innata curiosità, all'amore per la sua terra e per la professione, ha fatto di Massimiliano un grande conoscitore della materia, amante della storia e dei dettagli dei territori, in grado di raccontare concetti complessi in modo comprensibile e accattivante e soprattutto di trasmettere la grande passione per la geotermia.

Massimiliano è diventato un punto di riferimento del distretto geotermico toscano, apprezzato da rappresentati delle istituzioni, professori, dirigenti d’azienda ed esperti del settore energetico, ma soprattutto da ragazzi delle scuole, dagli studenti universitari e gruppi di turisti in visita alle terre dal cuore caldo della Toscana.

Un divertimento e un gioco dettato dalla passione, che traspare nello sguardo profondo dei suoi occhi chiari, capaci di cercare le radici di questa fonte rinnovabile che sgorga dalla terra e allo stesso tempo di spingersi oltre, guardando lontano.

Il racconto di Massimiliano mette in luce che la geotermia è passato, presente e futuro del distretto toscano: le terme etrusche romane del Bagnone, lo sviluppo dell'industria chimica per lo sfruttamento dell'acido borico nell'Ottocento, l'intervento di Piero Ginori Conti (1865-1939) Principe di Trevignano, imprenditore e politico italiano, sposato ad Adriana de Larderel (1872-1925), erede della ditta di estrazione dell'acido borico di Larderello, che all'inizio del Novecento diede la svolta all'allora azienda chimica messa in crisi dall'arrivo sul mercato di acido borico dagli Stati Uniti, trovando un nuovo modo di sfruttare il vapore naturale per produrre energia elettrica.

 

“Tutti questi step sono affascinanti, ti coinvolgono. Ti rendi conto che a un certo punto la geotermia sembra quasi che debba morire. E poi c'è qualcuno che si inventa qualcosa di diverso e riparte”

– Massimiliano Santulli, tecnico Enel Green Power

Geotermia e territorio, una nuova prospettiva 

Il legame fortissimo che unisce la geotermia, il territorio e l'azienda costituisce quasi un unico organismo che si nutre e fiorisce intorno alla risorsa che sgorga dalle profondità della terra. Chilometri di tubazioni che si confondono tra la macchia mediterranea e le coltivazioni di ulivi e viti, le fumarole dove è possibile vedere e sentire il battito della terra, le maestose torri di raffreddamento, forse eredi delle alte torri che nel Medio Evo costellavano le città toscane come Volterra e la più nota San Gimignano, fino al museo della geotermia, meta ogni anno di migliaia di visitatori.

“Un privilegio e un piacere” spiega Massimiliano aver avuto la possibilità di crescere e arricchirsi rimanendo nella stessa azienda e nello stesso territorio. Vederne e vivere lo sviluppo da persona e da professionista. Una ricchezza e una competenza nell'utilizzo della risorsa geotermica che oggi Enel Green Power sta portando nel mondo, come in America Latina, Stati Uniti e Indonesia.

È questa l'opportunità e la ricchezza più grande che oggi la geotermia toscana e Enel possono offrire a un giovane che vuole avventurarsi in questo mondo: “La possibilità di apprendere oltre un secolo di competenze sull'utilizzo del vapore per produrre elettricità e portarla ovunque nel mondo sia presente questa risorsa”.

 

Non finisce mai di stupirsi 

E ora? “Continuerò a fare quello che ho sempre fatto” ci dice Massimiliano, guardando lontano, come se oltre l'orizzonte avesse già intravisto qualcosa di nuovo da scoprire. Tradotto, continuerà a coltivare la sua passione attraverso tante attività e iniziative che sul territorio coinvolgono istituzioni, associazioni e cittadini. L'amore per la geotermia, come ogni risorsa rinnovabile, non si esaurisce mai.