Matera Capitale d’Europa

Matera Capitale d’Europa

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La lunga attesa è finita e sabato 19 gennaio si è finalmente alzato il sipario su Matera Capitale della Cultura 2019. Dopo Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004, la città lucana per dodici mesi si trasformerà in una festa mobile e, con 50 produzioni originali, 4 grandi mostre e 1500 appuntamenti, avrà gli occhi d’Europa addosso. Mai nessuna città del Sud era riuscita nell’impresa. “Siamo partiti dall’essere la vergogna nazionale per diventare, oggi, Capitale Europea della cultura” ha detto il sindaco Raffaello De Ruggieri, commosso, durante la cerimonia di inaugurazione, citando la famosa frase di Palmiro Togliatti che, nel 1948, aveva denunciato la grave situazione di degrado che soffocava la città dei Sassi. Sassi che, sgomberati negli anni Cinquanta, furono poi lentamente recuperati, fino a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1993. Un modello di rinascita e sviluppo sostenibile di una delle città più antiche del mondo, dopo Aleppo in Siria e Gerico in Cisgiordania, che l’Europa ha deciso di premiare ed Enel di sostenere.

“Matera è un esempio di quanto la fatica e il genio di una comunità siano riusciti a produrre” ha spiegato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivato in serata per aprire la manifestazione. “La città dei Sassi, che, nell’immediato dopoguerra teneva insieme la sua struggente bellezza e condizioni di estrema povertà, è la realtà che l’Italia offre, oggi, all’Europa per mostrare come la propria storia, anche la più antica, possa aiutarci ad aprire le porte di un domani migliore”.

 

La cultura come Open Future 

Ma qual è l’idea di cultura al centro di Matera 2019? “Open Future” è il titolo del programma che farà da filo rosso a tutti gli eventi che accenderanno i riflettori sulla città. Uno sguardo in avanti e aperto nella convinzione che la cultura non debba ripiegarsi sul passato, ma innovare, includere, aprirsi al mondo.

“Un’idea che si sposa perfettamente con il concetto di “Open Power” di Enel: - spiega Roberto Deambrogio, Direttore Comunicazione del nostro Gruppo - aprirsi all’esterno per cogliere tutte le opportunità che possono arrivare da un mondo che sta cambiando rapidamente. La cultura come strumento di inclusione e motore dello sviluppo sostenibile attraverso il quale le comunità possono crescere e migliorarsi”.

Un tema - quello di Matera città aperta - che ha scandito le diverse tappe della cerimonia di inaugurazione, durata tutta la giornata. La festa è cominciata la mattina, alla Cava del Sole, con l’esibizione di sette bande musicali locali e sette europee (Open Sounds) che si sono poi unite ad altre brass band europee e hanno invaso i quartieri della città (Open City) dove hanno trovato le porte aperte di scuole, case, parrocchie, associazioni. Al tramonto il Sasso Barisano, uno dei due Sassi del centro storico, è stato illuminato con le luci di migliaia di fiaccole (Open Lights), al suono di due cori polifonici che si sono esibiti davanti alla Cattedrale che domina la città dall’alto. Un “cielo stellato” che ha fatto da contrappunto alle installazioni tecnologiche di Lumen e Social Light, progetti realizzati dalla light designer Giovanna Bellini, e ispirati alla tradizione delle antiche luminarie del Sud, rivisitate secondo la forma dei map pointer di Google, che hanno coinvolto nella preparazione anche i cittadini di Matera attraverso laboratori nelle scuole e nelle botteghe. Progetti sostenuti da Enel che - è stato spiegato - anticipano un po’ il senso di tutta la manifestazione: la continuità tra passato e futuro, la cultura del territorio sposata all’innovazione, la partecipazione dei cittadini.

Circa la metà dei progetti di Matera 2019 sarà realizzata da associazioni culturali lucane, coinvolgendo 3mila cittadini, 117 artisti e curatori, oltre che un centinaio di partner internazionali.
L’80 per cento del programma prevede produzioni originali, anteprime assolute a livello mondiale. Ogni giorno del 2019 i visitatori potranno partecipare ad almeno 5 iniziative che coloreranno la città, scegliendo tra: la visita di una mostra, uno spettacolo dal vivo, un tour dei giardini animati, cene condivise con i cittadini, installazioni interattive, conferenze, workshop e documentari.

La cultura è energia che si trasmette, che accende le comunità, le arricchisce e le fa crescere. Senza energia la cultura muore. Matera Capitale Europea sarà una città aperta alla curiosità, all’incontro, alla scoperta. Un progetto perfettamente in sintonia con il nostro Gruppo, che ha voluto essere presente anche fisicamente con l’installazione di un cubo retroilluminato che rappresenta per immagini i valori comuni che ci legano a Matera 2019: bellezza, innovazione, sostenibilità.

Scopri il programma di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.