Architettura sostenibile, i progetti in Italia e nel mondo

Architettura sostenibile, i progetti in Italia e nel mondo

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L’architettura sostenibile ha introdotto un nuovo approccio nella progettazione di case ed edifici che tende a ridurre al minimo l’impatto ambientale sia nella scelta dei materiali sia nella fase di costruzione.

Tutto nasce dalla bioedilizia (“Baubiologie”), tecnologia di matrice tedesca negli anni Settanta del secolo scorso. Tra i fondatori l'architetto Karl Ernst Lotz, pioniere dell’architettura sostenibile, che nel 1975 parlò della casa come “terza pelle” perché la costruzione bioecologica di un edificio deve avvolgerci, proteggerci ed essere capace di “respirare”, cioè di avere continui interscambi con l’ambiente esterno. Si chiamano case passive (passive house) e sono edifici realizzati con criteri che consentono di limitare al massimo o eliminare del tutto il consumo di energia: molto spesso sono alimentate con pannelli solari e sono costruite in legno, materiale con proprietà isolanti e traspiranti.

Architettura sostenibile: la circolarità

Sono molti i fattori che consentono di definire sostenibile un edificio:

  • efficienza energetica
  • materiali naturali, riciclati e riciclabili
  • impatto della struttura sull’ambiente
  • utilizzo dell’acqua.
     

Anche l’impatto del cantiere di costruzione e lo smaltimento dei materiali sono fattori che contribuiscono al rispetto dei principi di sostenibilità dell’edificio. Secondo il Rapporto dell’Osservatorio Recycle di Legambiente in edilizia uno degli obiettivi è raggiungere, entro il 2020, livelli di riciclo dei materiali di scarto del 70%, innescando un processo di economia circolare anche nella fase di dismissione (decommissioning). Come dimostra il nostro progetto Nuovi spazi dell'Energia, anche un impianto industriale può essere riconvertito in ottica circolare, generando nuove opportunità di sviluppo e di creazione di valore.

Un cantiere circolare che ha fatto scuola è stato quello per la costruzione dello Juventus Stadium, a Torino, nato dal recupero di materiale derivato dalla demolizione del vecchio stadio “Delle Alpi”: 40mila metri cubi di calcestruzzo, frantumati e riutilizzati per costruire la base del nuovo impianto. Oltre a ridurre l’impiego di nuove materie prime, l’operazione ha permesso un risparmio di circa 2 milioni di euro.

I materiali utilizzati nell’architettura sostenibile

L’attenzione ai materiali di costruzione è centrale per definire un progetto come ecosostenibile. Oltre al legno, altri materiali naturali sono il sughero, tra i migliori isolanti termici per l’edilizia, la paglia, che pressata in blocchi garantisce proprietà fonoassorbenti, la canapa, che abbinata alla calce (altro elemento naturale) assicura isolamento termico e acustico e alta resistenza al fuoco. Di recente i ricercatori della Washington State University hanno creato e testato il polistirolo ecologico, un nuovo materiale a base vegetale che può sostituire quello tradizionale e che funziona meglio dal punto di vista dell’isolamento termico. Un buon esempio di tecnologia al servizio della sostenibilità.

La valutazione dei materiali da impiegare, in ogni caso, deve tenere conto non solo dell’impatto ambientale ma anche del rischio sismico e di incendio, della presenza di campi elettromagnetici e dell’eventuale concentrazione di radioattività nel terreno.

Esempi di edifici ad alta efficienza energetica

Nell’architettura sostenibile le soluzioni più innovative passano per l’efficienza energetica e lo sviluppo della tecnologia.

Sempre in ambito sportivo, un altro esempio significativo è il velodromo costruito in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012. Per i londinesi è diventato amichevolmente “The Pringle” per la forma a sella della sua copertura. Il fabbisogno energetico della struttura è ridotto al minimo, compreso quello idrico, grazie all’impianto di raccolta dell’acqua piovana.

Un altro riferimento è l’edificio ovest della Berkeley Public Library, in California, in cui l’ambiente si scalda e raffresca solo attraverso i pannelli solari e “camini” per la ventilazione naturale che consentono all’aria di circolare senza condizionatori. L’energia deriva completamente da fonti rinnovabili, rendendo la biblioteca un esempio di edificio Zero Net Energy (a zero energia).

I vantaggi dell’architettura sostenibile

L’aspetto che rende molto attrattiva l’architettura sostenibile è il benessere di chi abita in una casa costruita con questi criteri e il risparmio economico. Un edificio ecosostenibile, infatti, comporta vantaggi non trascurabili in termini di:

  • efficienza dei costi (per es. l’illuminazione attraverso la luce naturale)
  • comfort
  • salute
  • valore commerciale nel tempo.
     

Anche la normativa incentiva gli interventi che mirano all’efficienza energetica degli edifici. Nel maggio 2018 è stata approvata dal Consiglio Europeo la revisione della Direttiva Europea (2010/31/UE) sul tema. Ogni Stato membro deve definire una strategia a lungo termine a sostegno della ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, con lo scopo di realizzare un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione efficace in termini di costi degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero (nZEB, nearly Zero Energy Building).

I migliori esempi di architettura sostenibile in Italia

Ma quali sono i migliori esempi oggi in Italia? Uno degli edifici più conosciuti all’estero è senza dubbio il Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri a Milano, premiato nel 2014 come grattacielo più innovativo al mondo. I due palazzi vicini alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, rispettivamente di 26 e 18 piani, accolgono sulle facciate 900 alberi, 5.000 arbusti e 11.000 piante floreali perenni, distribuite su balconi disposti in modo irregolare sui quattro lati di ciascuna torre. La concentrazione di vegetazione corrisponde all’estensione di due ettari di bosco. Uno degli obiettivi del progetto è far conquistare alla natura nuovi spazi in città: il sistema vegetale del Bosco Verticale aiuta nella creazione di uno speciale microclima, produce umidità e ossigeno, assorbe particelle di CO2 e polveri sottili.

La Fiorita Passive House di Cesena, invece, è stata la prima multiresidenza in Italia certificata al Passive Hause Institute di Damstraat, punto di riferimento internazionale per gli standard delle case passive. Gli otto appartamenti che compongono l’edificio sono dotati del solo impianto di ventilazione meccanica e l’immobile non è allacciato alla rete del gas: una costruzione di legno e metallo che da due anni rappresenta un’eccellenza italiana.

Anche gli spazi pubblici stanno adottando definitivamente i principi dell’ecosostenibilità, a partire dalle scuole. In Alto Adige, a Terento, gli architetti dello studio austriaco Feld72 hanno realizzato una scuola per l'infanzia che, attraverso materiali, forme e colori, si inserisce perfettamente nel contesto naturale, fondendosi armoniosamente con lo skyline alpino. In Sicilia, a Caltagirone, l'istituto comprensivo “Piero Gobetti” è a consumo zero: grazie a un impianto geotermico e a pannelli fotovoltaici è diventato autosufficiente dal punto di vista energetico.

Dall’estremo Nord al Sud Italia, l’architettura sostenibile non ha più confini.