Le imprese, ambasciatrici della sostenibilità

Pubblicato lunedì, 7 ottobre 2019

“Siamo un’azienda che opera su tutta la catena di valore, in un ambito chiave nella transizione energetica. Stiamo operando, attraverso un modello di business sostenibile, per la riduzione delle emissioni, puntando sulle rinnovabili, rafforzando le infrastrutture per dare più accesso all’energia, facendo innovazione e rendendo le città più sostenibili, resilienti e circolari”

– Giulia Genuardi, responsabile Sustainability Planning & Performance Management

Partnership per l’innovazione sociale

Il tema dell’innovability® è emerso anche nella tavola rotonda “L’innovazione come motore di sostenibilità”, a cui è intervenuta Maria Cristina Papetti. “Nella nostra strategia - ha spiegato Papetti - un elemento chiave di innovazione orientata alla sostenibilità sono le partnership. Nel mondo ne abbiamo avviate oltre 800, con startup, imprese sociali, centri di ricerca, università, ong, che sono estremamente attive sui territori e si rivelano quindi alleati chiave per capire come operare in una realtà locale”. Un esempio di questa collaborazione virtuosa è la realizzazione dell’unico impianto geotermico dell’America Latina, condotta da Enel in Cile, nel deserto di Atacama, uno degli ecosistemi più complessi del mondo. “Innanzitutto - ha raccontato Papetti - ci siamo resi conto che gli abitanti potevano dar vita a piccole imprese locali di servizio alle maestranze del cantiere e li abbiamo formati per questo. Hanno creato società di trasporti, lavanderie, cucine per la ristorazione che poi, finiti i lavori, hanno continuato a funzionare a beneficio di altri cantieri ma anche in maniera autonoma, perché il deserto di Atacama è una zona di a forte vocazione turistica”.

“La realizzazione di un impianto da fonti rinnovabili ha impatti sociali e ambientali. Ci siamo quindi impegnati per sviluppare il concetto di cantiere sostenibile che, fin dalla fase di progettazione, tenga conto delle criticità di un determinato territorio”

– Maria Cristina Papetti, responsabile CSV Sustainability Projects & Practice Sharing

Insomma, il “business purpose” di un gruppo può avere un impatto positivo dal punto di vista finanziario e ricadute concrete a beneficio dell’ambiente e delle comunità locali. Ma tutto questo non sarebbe possibile senza il contributo, le convinzioni e l’azione concreta delle persone, a tutti i livelli.

Un messaggio che è emerso forte nelle due giornate del salone milanese, i cui organizzatori hanno invitato tutti i partecipanti a farsi “ambasciatori della sostenibilità”. Come? Semplicemente prendendo cinque impegni concreti: eliminare l’uso di plastica usa e getta; ridurre lo spreco alimentare; riparare, regalare o vendere, ma non buttare; limitare l’uso dell’auto; abbattere tutti i muri, anche quelli culturali. Provarci, anche nel nostro piccolo, significa fare un passo concreto verso un futuro a misura d’uomo e di ambiente.

Lo stesso obiettivo a cui stanno lavorando anche Enel X ed Enel Green Power, presenti al Salone con Marco Gazzino e Giovanni Tula, responsabili Innovability® rispettivamente di Enel X ed EGP. Durante i seminari del 2 ottobre hanno condiviso l’impegno per l’evoluzione sostenibile delle città, con il Circular Economy Boosting Programme di Enel X, e per la crescita delle rinnovabili portando i progetti più innovativi avviati da EGP.

Comunicazione responsabile d’impresa

A chiusura della due giorni, il Salone ha assegnato anche il premio Areté 2019 alla Comunicazione responsabile d’impresa che abbiamo ricevuto, come primo classificato ex aequo, per il programma di volontariato aziendale nella categoria Comunicazione interna.

L’iniziativa è stata lanciata lo scorso marzo con una coinvolgente campagna di comunicazione rivolta alle persone Enel in Italia. Nei primi sei mesi sono stati più di 600 i volontari, protagonisti di 20 giornate distribuite su tutto il territorio nazionale. Ma sono oltre 1800 le richieste di partecipazione e 20 le proposte di attività di volontariato pervenute finora attraverso l’innovativa piattaforma online dedicata al progetto.

Quest’anno l’esperienza è stata realizzata insieme a quattro organizzazioni non profit: Legambiente, Marevivo, Moige e Quartieri Tranquilli. I volontari, nel corso del programma, hanno attivamente collaborato a interventi di pulizia in ambito urbano e sui litorali, hanno preso parte ad attività di sensibilizzazione nelle scuole contro il fenomeno del cyberbullismo e, con il progetto "Illuminiamo le tavole", hanno aiutato famiglie in difficoltà economica della periferia milanese grazie alla raccolta e alla consegna di generi alimentari con i veicoli elettrici aziendali.

“Abbiamo creato e diffuso un modello di volontariato aziendale per contribuire alla tutela dell'ambiente e alla sostenibilità sociale. Questo rientra nel percorso che abbiamo intrapreso per favorire il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite ed è un’occasione per sostenere responsabilmente le comunità in cui operiamo. Sono certo che sia solo l’inizio di una bella storia che continueremo a raccontare nei prossimi anni”

– Filippo Rodriguez, responsabile Sostenibilità Italia

Business purpose, innovability®, partnership e volontariato aziendale: tutto questo fa parte della nostra rivoluzione inclusiva per una transizione sostenibile che non lasci indietro nessuno.

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