La cultura della sicurezza condivisa

La cultura della sicurezza condivisa

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I diritti umani sono uguali per tutti: è una delle più grandi conquiste della civiltà moderna, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948. E questo vale naturalmente per il diritto più basilare: il diritto alla salute e alla sicurezza. Un valore primario che il Gruppo estende anche all’esterno, cioè ai contrattisti, attraverso un approccio in linea con i nostri valori Open Power e basato sulla condivisione, che applichiamo in ottica innovativa nei confronti dei nostri Partner lungo tutta la catena del valore. Non basta che siano tutelate le persone che lavorano nel Gruppo, bisogna che lo siano anche tutte quelle che lavorano con noi.

Safety first

Il nostro punto di partenza è che senza sicurezza non c’è valore: qualunque azione va subordinata al principio “safety first”. Così la cultura della sicurezza diventa uno stile di vita e di lavoro. Ma è fondamentale l’aspetto umano: più che le regole formali, sono le persone ad essere ambasciatrici di questo approccio. Nelle nostre strutture inseriamo personale qualificato, con esperienza operativa e profili di alto livello. Ma per ottenere risultati è necessario il coinvolgimento a tutti i livelli aziendali. È la Commitment Chain o “Catena dell’impegno”, uno dei pilastri del nostro innovativo programma SHE 365 (Safety, Health, Environment) a tutela di sicurezza, salute e ambiente tutti i giorni dell’anno. Il coinvolgimento delle imprese e la condivisione capillare di esperienze e best practice all’interno e all’esterno del Gruppo sono altre due linee di azione fondamentali dell’iniziativa SHE, che rappresenta ormai un vero e proprio processo aziendale.

Uno dei pilastri del programma è la nuova streamline Intrinsic Safety: Equipment, Tools and Processes, che interessa attrezzature, strumenti e processi e si pone come obiettivo quello di ridurre potenziali infortuni derivanti da errori umani operando su un ventaglio di valutazione ampio, che va dal “basico” (come le visite di routine sugli impianti) a una revisione molto dettagliata e attenta dell’utilizzo delle varie tecnologie.

Un grande contributo viene poi dall’innovazione tecnologica, con la Realtà Virtuale e Aumentata applicate alle attività di manutenzione degli impianti e alla gestione degli asset, ma anche con i sensori per il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale.

I numeri dimostrano che i nostri sforzi ottengono risultati concreti. L’indice di frequenza degli infortuni (cioè il numero di infortuni per milioni di ore lavorate) è passato da 1,09 a 0,36 dal 2016 a oggi, con una riduzione del 67%. In Italia, il numero di infortuni nel 2020 è sceso del 14% rispetto al 2019, e del 32% rispetto al 2018.

Innovazione per la sicurezza

L’evoluzione degli scenari operativi, sempre più complessi e variegati, la diversità del business e il costante obiettivo “0 infortuni” rafforzano l’indispensabile connubio tra innovazione e sicurezza rendendo necessario implementare in tempi rapidi soluzioni sempre più efficaci e in linea con le esigenze e le peculiarità delle varie Linee di Business.

È questo lo scenario nel quale dal 2019 le funzioni di Innovability® ed Health & Safety, sia Holding che Global Business Line, lavorano assieme, allineando – in questo specifico ambito – visione strategica e obiettivi. E lo fanno studiando e mettendo in campo soluzioni basate sull’applicazione del principio di Sicurezza Intrinseca, per il design di dispositivi, attrezzature e procedure atte a evitare o ridurre al minimo il rischio di errore umano, e sull’utilizzo sempre più esteso dell’Intelligenza Artificiale, per supportare le attività del personale in campo, della Realtà Aumentata e Virtuale, nelle attività di supporto operativo da remoto, ispezione e training, e di soluzioni innovative in ambito Health, con particolare riferimento al monitoraggio dei parametri vitali per identificare situazioni di stress e/o di potenziale pericolo.

Questi i principali driver attraverso cui si declina la strategia Safety-Innovation e si rende possibile lo sviluppo di differenti progetti che stanno rapidamente evolvendo verso la fase conclusiva. Come nel caso del progetto “Safety Jacket” che, riadattando alle nostre esigenze operative il giubbotto dotato di airbag in uso in campo motociclistico, porterà alla realizzazione di un dispositivo in grado di proteggere l’operatore da cadute e scivolamenti che costituiscono – nel loro complesso – una categoria rilevante nelle statistiche degli infortuni.

Il progetto Safety Partnership

Il nostro impegno si concentra anche sui nostri Partner, per estendere anche a loro i nostri standard di Safety. Nei loro confronti adottiamo un approccio costruttivo, basato sulla collaborazione e sul sostegno: siamo passati da un paradigma correttivo a uno preventivo. Questo vuol dire che condividiamo con le altre aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, le nostre risorse e il nostro patrimonio di esperienze e competenze per migliorare le loro performance in materia di salute e sicurezza.

Per applicare questo principio abbiamo lanciato il progetto Safety Partnership. L’idea non è quella di impartire lezioni, ma di lavorare insieme per supportare i contrattisti nello sviluppo di processi aziendali che abbiano i nostri stessi standard di sicurezza. 

Il primo passo è la valutazione (Safety Assessment): nel caso in cui vengano evidenziate particolari criticità si passa alla fase successiva, con verifiche e confronti. A questo scopo nel 2019 abbiamo attivato un nuovo strumento, il Safety Support, un percorso comune per definire e implementare un piano di azione per accrescere il livello di sicurezza. Un nostro team dedicato affianca quello dell’azienda coinvolta per effettuare un’analisi puntuale delle criticità e delle eventuali azioni da mettere in campo. Nel 2020, su 986 Contractor Assessment, 120 hanno portato a un Safety Support. L’indice di frequenza degli infortuni dei contrattisti è diminuito del 29%.

Sono i principali contrattisti a confermare che la collaborazione con noi ha permesso di diffondere la cultura della sicurezza, favorendo ovunque lo sviluppo di un approccio nuovo alla progettazione e gestione dei modelli di sicurezza.

Il nostro obiettivo finale è dotare chi lavora con noi di strumenti organizzativi idonei a raggiungere la piena autonomia nel mantenimento degli standard e nel miglioramento dei risultati, per un impegno costante e comune che garantisca e migliori continuamente la sicurezza di tutti.