Transizione energetica, un’opportunità storica

Pubblicato martedì, 28 settembre 2021

L’elettrificazione dei consumi e la smart city

Un’elettricità più pulita, dunque, e anche più diffusa: se a monte la transizione energetica si basa su decarbonizzazione e passaggio alle fonti rinnovabili, a valle lo scenario vede una progressiva elettrificazione dei consumi finali. 

Il cambiamento investirà il modo in cui sono pensate e costruite le aree urbane e le abitudini di consumo. Città e reti intelligenti diventeranno sinonimi.

L’elettrificazione della domanda – dalla cucina al riscaldamento, passando per la mobilità – è una sfida importante per le reti di energia, che diventano sempre più digitalizzate.

La smart city, la città-piattaforma, metterà insieme istante per istante le informazioni dai contatori, dai veicoli, da tutti gli oggetti e gli strumenti connessi per razionalizzare e distribuire l’energia in maniera efficiente, sostenibile, economicamente vantaggiosa e affidabile

Per quanto riguarda la mobilità, mentre il traguardo della parità di costo tra automobili elettriche e a combustione interna si sta avvicinando, si stanno potenziando le infrastrutture di ricarica. Anche il nostro Gruppo sta facendo la sua parte con una rete sempre più capillare di punti di ricarica pubblici in Europa e in Italia.

Sono sempre più numerose anche le amministrazioni locali, dalla Cina al Sudamerica, che decidono di passare a una flotta di mezzi pubblici elettrici.

Grazie alla gestione intelligente e in tempo reale dei flussi di energia sarà possibile anche ai prosumer, chi ha un impianto di produzione da fonti rinnovabili, non solo può soddisfare il proprio fabbisogno, ma anche restituire l’energia prodotta in eccesso alla rete, per distribuirla più efficacemente. E lo stesso potrà fare anche l’automobilista elettrico che con il suo veicolo, grazie alla tecnologia bidirezionale Vehicle to Grid, potrà immagazzinare e restituire energia per la stabilizzazione della rete.

I vantaggi della transizione energetica

La transizione energetica è indissolubilmente legata all’impegno internazionale per contrastare la crisi climatica. E il passaggio fondamentale per centrare questo risultato è la drastica diminuzione delle emissioni di gas a effetto serra, principalmente di anidride carbonica. 

In attesa di nuovi impegni globali nella COP26 di Glasgow (la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021), l’Unione Europea si è posta ufficialmente l’obiettivo di ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni rispetto ai livelli del 1990, in vista dell’approdo a un sistema di generazione elettrica a zero emissioni nette entro il 2050.

Ma l’elettrificazione crescente, in particolare nelle aree urbane, apporta anche altri benefici, come quello della sostenibilità ambientale, a cominciare dall’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e acustico, provocato dalla circolazione delle automobili a combustione interna e dai sistemi di riscaldamento che usano combustibili fossili.

Oltre ai vantaggi per la salute e l’ambiente, porterà anche benefici sociali ed economici. In base allo studio Just E-volution, elaborato da Enel Foundation e The European House – Ambrosetti, una transizione equa porterà fino a 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa nel 2030, di cui fino a 173.000 in Italia.

La transizione energetica aiuta, quindi, a creare valore condiviso per l’intera società, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali, e alla qualità della vita della popolazione in termini di servizi offerti, di miglioramento dell’efficienza energetica e quindi di riduzione degli sprechi e delle risorse.

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