Dalle rocce l’energia del futuro

Dalle rocce l’energia del futuro

Costruire un sistema di accumulo termico completamente sostenibile, in grado di accelerare la transizione energetica e favorire l’indipendenza energetica dell’Italia è l’obiettivo del Thermal Energy Storage (TES). Il progetto, che abbiamo realizzato insieme alla startup israeliana Brenmiller Energy, è stato inaugurato il 4 novembre nella centrale di Santa Barbara, in provincia di Arezzo. Si tratta di un impianto innovativo che permette di immagazzinare energia, per la prima volta al mondo su scala industriale.

In quattro anni di lavoro è così diventata realtà un’intuizione semplice ma visionaria che ricorre a un materiale comune: la roccia. Brenmiller Energy ha sviluppato la tecnologia in Israele e ha fornito il sistema di accumulo, che è stato poi integrato con il nostro impianto di Santa Barbara, a Cavriglia, contribuendo a verificarne le prestazioni sul campo, su grande scala e in condizioni operative.

“Con questo progetto, ancora una volta portiamo in Italia eccellenze, persone, idee e investimenti”, ha detto Luca Solfaroli Camillocci, Responsabile Enel Green Power e Thermal Generation Italia. “Non è un caso che questo accada in Toscana, dove siamo presenti in tutta la catena del valore dell’energia e dove si fa un passo in avanti con una nuova soluzione per accelerare la transizione energetica”. “Questa sperimentazione - ha aggiunto Salvatore Bernabei, Amministratore Delegato Enel Green Power e Responsabile Thermal Generation - ci permette di validare una famiglia di tecnologie innovative e sostenibili nel segmento degli accumuli di lunga durata, che consentiranno un’integrazione sempre maggiore delle rinnovabili nella rete”.

Il TES permette infatti di ridurre i tempi di avviamento dell’impianto termico di Santa Barbara e una maggiore velocità nelle variazioni di carico, caratteristiche necessarie per una crescente penetrazione delle rinnovabili. La decarbonizzazione porta con sé la necessità di garantire al sistema flessibilità e adeguatezza, e andando avanti in questo percorso sarà sempre più centrale il ruolo dei sistemi di accumulo.

 

La tecnologia 

La tecnologia TES rappresenta un’eccellenza per il materiale utilizzato facilmente reperibile e per il procedimento lineare, costituito da una fase di carica e una di scarica per fornire energia termica. L’impianto è costituito da strutture contenenti pietre, assemblate l’una accanto all’altra e connesse in modo meccanico grazie a una condotta idraulica. In fase di carica, il calore in forma di vapore generato dall’impianto di Santa Barbara passa attraverso tubi immersi in rocce frammentate, scaldandole; in fase di scarica, il calore accumulato dalle rocce viene rilasciato per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore per produrre elettricità.  Il sistema TES ha la capacità di immagazzinare fino a 24 MWh di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per almeno 5 ore, garantendo resilienza e flessibilità all’impianto.

 “Uno storage di questo tipo è un esercizio di libertà e indipendenza per l’Italia – ha affermato Ernesto Ciorra, Direttore Innovability® - perché può essere realizzato ricorrendo a pietre disponibili in ogni parte del Pianeta, quindi è scalabile in maniera sostenibile ovunque”.

“È una tecnologia semplice”, ha spiegato Nicola Rossi, Responsabile Innovazione Enel Green Power e Thermal Generation.  “Non invecchia nel tempo, non presenta parti in movimento, non è infiammabile, non contiene materiali che reagiscono e non utilizza materiali rari presenti solo in alcuni Paesi, come accade con le batterie”.

 

Collaborazioni sostenibili per il territorio 

La collaborazione tra il nostro Gruppo e Brenmiller è nata all’interno di un protocollo di collaborazione italo-israeliano, per intensificare la cooperazione tra aziende israeliane e grandi industrie italiane. Secondo Avi Brenmiller, Presidente e CEO di Brenmiller Energy, “il successo di questo progetto riflette il tipo di collaborazioni innovative necessarie per la transizione dell'economia globale da un contesto di forte, anche se in diminuzione, dipendenza dai combustibili fossili, verso la realizzazione di reti su cui viaggia energia pulita al 100%”.

Intervenuti in occasione dell’inaugurazione, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco del Comune di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni hanno accolto con soddisfazione il TES, considerato un altro tassello per la valorizzazione dell’area di Santa Barbara. Questa zona di 1.500 ettari ha alle spalle due secoli di attività mineraria e un’attività di produzione di energia cominciata a inizio Novecento, che hanno contribuito allo sviluppo dell’Italia e della Toscana, regione che ospita il complesso geotermico più antico del mondo, alimentando anche un’importante filiera di turismo sostenibile.

Un legame, quello con il territorio, che è parte del nostro DNA sin dalla nascita nel 1962, e che ogni giorno trova espressione nel nostro impegno per la libertà, la crescita e l'indipendenza energetica dell’Italia.