Festival ASviS, bilancio di un successo

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Buona la prima! Il Festival dello sviluppo sostenibile è stato un successo e si ripeterà. Lo dicono i numeri. Lo confermano i fatti. Lo dichiara ufficialmente il portavoce Enrico Giovannini all’evento di chiusura, il 7 giugno, nell’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, davanti a una presenza istituzionale ai massimi livelli: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

“Questo Festival è stato una follia” aveva detto nella conferenza stampa di presentazione il portavoce di ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che riunisce 160 tra le più importanti organizzazioni, reti della società civile e del mondo economico, Enel in testa, ma diciassette giorni dopo (tanti quanti sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile  - SDGs -  dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che hanno fatto da stella polare del Festival) i numeri parlano da soli: 221 eventi, 2300 relatori, 8 ministri, (Alfano, Calenda, De Vincenti, Fedeli, Franceschini, Galletti, Martina, Poletti), 300 tra scuole e università, centinaia di migliaia di visualizzazioni sul web e sui social.

Un festival unico nel suo genere, con eventi distribuiti in tutta Italia e pensati non solo per gli addetti ai lavori, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’Agenda 2030 e la cultura della sostenibilità in ogni settore e a ogni livello. E nel quale Enel ha giocato un ruolo da protagonista.

Una partecipazione anche dal basso, di giovani e meno giovani, online e dal vivo, che fa concludere al portavoce di ASviS: “Grazie al Festival decine di migliaia di persone in tutta Italia hanno scoperto il paradigma dello sviluppo sostenibile. Il mondo delle imprese e della finanza, la pubblica amministrazione, la scuola e le università hanno assunto impegni concreti per attuare l’Agenda 2030. Ora tocca al governo e alla politica”.

Un timing non casuale

Il Festival è caduto in un momento particolare. Ha incrociato il G7 di Taormina. Ha anticipato il G7 Ambiente di Bologna (11-12 giugno). Ha messo in agenda temi fino a ieri poco trattati da partiti e forze politiche e, soprattutto, ha indicato al governo una strada in vista del documento sulla Strategia nazionale sullo sviluppo sostenibile che il governo dovrà approvare e presentare all’Onu questa estate e che il premier Gentiloni ha annunciato esser pronto entro qualche settimana.

Al governo, ASviS ha consegnato un ricco dossier di proposte: l’inserimento in Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile, come già fatto in Francia e Svizzera; la trasformazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) in Comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile, così da orientare gli investimenti pubblici a questo fine; il coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni nelle politiche per lo sviluppo sostenibile, attraverso la Conferenza unificata; la costituzione di un organismo di consultazione della società civile, come fatto in Germania, Francia e altri paesi europei; porre in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la responsabilità primaria dell’Agenda 2030 per l’Italia.

I documenti firmati

Non solo. Nel bilancio del Festival va inclusa anche la firma di tre importanti documenti. La dichiarazione congiunta di Milano, firmata da sei delle più importanti confederazioni imprenditoriali nazionali (Alleanza Cooperative Italiane, Confederazione Italiana Agricoltori, Confcommercio, Confindustria, CNA e Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza), per far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile in tutti i settori dell’attività economica. La proposta di “Agenda per lo sviluppo urbano sostenibile”, a cura di Urban@it e ASviS, che verrà sottoposta all’ANCI in autunno, dopo una consultazione pubblica. Infine, il Manifesto per il consumerismo sostenibile, nel quale le associazioni dei consumatori e delle imprese della distribuzione aderenti a Consumers’ Forum si impegnano per far crescere la cultura del consumo responsabile.

E ancora, la nascita della rete delle università per lo sviluppo sostenibile (RUS) e la prossima adesione all’ASviS di molte Regioni, annunciata dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini alla Camera.

All’evento conclusivo di Roma hanno partecipato anche il direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi (“non c’è sviluppo senza sostenibilità”), il presidente del Consiglio Nazionale dell’ANCI Enzo Bianco (“abbiamo scritto lettera-appello ai candidati sindaci per città più sostenibili”) e il presidente della Conferenza dei Rettori Gaetano Manfredi (“la sostenibilità deve entrare nella didattica”).

I premi alle scuole

Una delle principali ragioni di orgoglio del Festival è la vivace partecipazione dei più giovani, a partire dal flash mob organizzato dagli studenti di Napoli durante l’evento di apertura. Quello di chiusura è terminato con la premiazione del concorso che ha coinvolto più di 200 scuole in tutta Italia, realizzato da ASviS in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e sostenuto da Enel, sul tema dei 17 obiettivi dell’Onu. Carlo Tamburi, direttore country Italia di Enel, ha premiato i vincitori: l’Istituto comprensivo “Corradini” di Roma, il “Collecini-Giovanni XXIII” di Caserta, la scuola secondaria “Teresa Franchini” di Santarcangelo di Romagna e l’istituto di istruzione superiore di Rossano (Cosenza). Il premio per i più piccoli consisterà in un laboratorio ludico-creativo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile da vivere presso la propria scuola, per i bambini della scuola primaria una visita presso una centrale aperta di Enel Green Power della propria Regione, e per i più grandi una visita a Ventotene, isola dove si sperimentano sistemi di generazione elettrica innovativi, sostenibili sia dal punto ambientale sia economico. Un modello del mondo come dovrebbe e potrebbe essere.