Con Enel il Cinquecento rivive a Palazzo Strozzi

{{item.title}}

Colori più vividi e marmi di nuovo lucenti. Dettagli oscurati dal tempo che tornano sorprendentemente visibili. Il restauro delle 70 opere che danno vita alla mostra “Il Cinquecento a Firenze”, in calendario fino al 21 gennaio a Palazzo Strozzi, ha conferito ai capolavori di 41 artisti rinascimentali un’energia e una freschezza sbalorditive.

È l’effetto che l’arte guadagna, quando Enel si fa sponsor di grandi iniziative ed eventi culturali. Già partner a Firenze del Maggio Musicale, l’azienda ha scelto ora di sostenere con altri un evento dove protagoniste sono pittura e scultura.

L’allestimento curato da Antonio Natali e Carlo Falciani ha potuto beneficiare di prestiti da alcune delle più importanti istituzioni mondiali: grazie anche ai fondi raccolti sono stati realizzati interventi di salvaguardia delle opere dal valore di 350mila euro.

Il trio su cui si concentrano le attenzioni maggiori è composto dalla “Deposizione dalla croce di Volterra” di Rosso Fiorentino (1521), dalla “Deposizione di Santa Felicita” del Pontormo (1525-1528) e dal “Cristo deposto di Besançon” del Bronzino, rientrato per la prima volta a Firenze dall’anno della sua creazione, nel 1545. Fra i nomi in mostra sono però presenti altri giganti dell’arte italiana, da Michelangelo a Giambologna.

Oltre a essere associata a un ciclo di conferenze diffuso, “Il Cinquecento a Firenze” è accompagnata da una brochure con itinerari di approfondimento del territorio e da un biglietto che consente anche la visita del Museo dell’Opera del Duomo, così come della BIAF (Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze). Quando l’arte incontra Enel, tutte le porte si aprono.