#ChiaroBollette

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Da cosa è causato l’aumento del prezzo dell’energia elettrica e del gas? E in che modo le fonti rinnovabili, insieme all’elettrificazione dei consumi finali, possono portare maggiori benefici in termini di riduzione del prezzo dell’elettricità?

In questi video rispondiamo in maniera semplice e immediata alle domande frequenti sullo scenario energetico attuale.

Perché aumentano i costi in bolletta?

L'aumento attuale del costo dell'energia elettrica deriva, quasi esclusivamente, dall'aumento del prezzo del gas, che nell'ultimo anno è diventato estremamente volatile e ha raggiunto picchi di quasi 20 volte maggiori rispetto a quelli a cui eravamo abituati. Questa variazione e volatilità è in gran parte riconducibile alla carenza, o al timore di questa, che la mancanza di gas russo fa percepire ai mercati in cui il gas viene scambiato.

Siccome circa il 50% dell'energia elettrica in Italia viene prodotta dal gas, esiste una forte correlazione fra il prezzo del gas e quello dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso (il PUN) e, di conseguenza, con le bollette.

L'aumento sulle bollette è stato particolarmente significativo per i clienti del Mercato Tutelato e per quelli che avevano sottoscritto contratti a prezzo variabile, la cui tariffa segue la variazione del PUN (Prezzo Unico Nazionale). Enel Energia, la società del Gruppo che opera sul mercato libero, al contrario è riuscita a garantire ai suoi clienti che avevano stipulato contratti a prezzo fisso, un prezzo dell'energia elettrica in bolletta pari a circa il 50% in meno rispetto al prezzo di mercato.

Alla luce del fatto che l'Italia importa circa il 90% di gas, la soluzione al caro-bollette è l'introduzione di un cap che limiti la volatilità del prezzo del gas in tutta Europa oltre che il progressivo affrancamento dall'utilizzo del gas (specialmente via tubo) mediante lo sviluppo di impianti rinnovabili, l'efficientamento energetico mediante elettrificazione (es. pompe calore) e la diversificazione delle rotte di approvvigionamento del gas.

Cos’è il TTF e che impatto ha sui costi in bolletta dell’energia elettrica?

TTF è l’acronimo di Title Transfer Facility, la principale borsa virtuale per gli scambi di gas naturale in Europa. È in funzione dal 2003 e ha sede nei Paesi Bassi, rappresentando uno snodo strategico, anche fisico, per la movimentazione di gas fra i più grandi Paesi europei.

Sul TTF avviene la compravendita del gas tra i maggiori operatori e trader di settore, produttori e fornitori, che vendono e acquistano il gas metano. Il meccanismo di formazione del prezzo è il più classico: l’incontro fra domanda e offerta. L’aumento di domanda fa salire il prezzo, e la ripresa economica post pandemia di molti Paesi europei ha creato un primo effetto. Dall’altro lato la diminuzione dell’offerta dalla Russia, a causa delle tensioni geopolitiche, ha dato un’ulteriore spinta in alto ai prezzi.

Nell’ultimo anno l’indice TTF è diventato estremamente volatile, raggiungendo picchi che non rappresentano più il vero costo del gas.

In Italia il prezzo dell’energia elettrica è ancora fortemente correlato a quello del gas, nonostante una parte consistente dell’elettricità sia prodotta da fonti rinnovabili.

Per queste ragioni, dunque, l’aumento del TTF ha significativi impatti sulla bolletta.

 

Che cos’è il PUN e come influisce il gas sul prezzo dell'energia elettrica?

Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è il prezzo orario di riferimento all'ingrosso dell’energia elettrica acquistata sul Mercato del Giorno Prima (MGP), ossia il mercato in cui, con un giorno di anticipo rispetto alla consegna dell’energia elettrica, si scambia l’energia per ogni ora del giorno seguente.

Il PUN rappresenta la media ponderata nazionale dei prezzi di vendita dell’energia elettrica per ogni ora e per ogni giorno nelle diverse zone d’Italia e il suo valore è determinato ora per ora in base alla domanda dell’energia e all‘offerta dei vari produttori costituita da un mix di tecnologie (idroelettrico, fotovoltaico, gas, carbone, etc.) ordinate dalla più economica alla più costosa.

A tutta l'energia scambiata su questo mercato viene riconosciuto il prezzo della tecnologia marginale, ossia l'ultima (e più costosa) necessaria a coprire la domanda in quell’ora specifica. Per via del mix di produzione in Italia, oggi il gas è la tecnologia marginale per circa il 50% delle ore, e quindi ha un importante impatto sul prezzo dell’energia elettrica.

Aumentando la quota dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, possiamo ridurre il numero di ore in cui il gas è marginale e limitare gli impatti del suo prezzo sul PUN.

Le oscillazioni del PUN rappresentano un fattore determinante per calcolare i costi finali dell’energia in bolletta dell’energia elettrica. Nei periodi in cui il PUN aumenta il suo valore, infatti, i costi tendono a salire, per scendere invece quando il valore del PUN diminuisce.

Il valore del PUN è pubblicato e aggiornato giornalmente sul sito del Gestore dei Mercati Energetici.

Quali sono le misure a sostegno dei consumatori?

Il nostro Gruppo sta attuando le misure governative e regolatorie volte a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale dei consumatori, a cominciare dai più fragili, e dalle imprese. Tra le misure ci sono i bonus sociali elettrico e gas per le famiglie in condizioni di disagio economico o fisico, il credito d’imposta a favore delle imprese introdotto dal D.L Aiuti e la rateizzazione delle fatture. In aggiunta a quanto previsto dalle misure del Governo, Enel Energia ha previsto la possibilità di rateizzare le fatture emesse da gennaio 2022 senza alcun anticipo, interessi e rata minima, fino a 12 rate mensili di pari importo, permettendo in questo modo di scegliere la soluzione che meglio risponde alle esigenze dei nostri clienti.

Gli aumenti hanno generato extra profitti per il Gruppo Enel?

No, gli attuali aumenti in bolletta non hanno generato extra profitti per il nostro Gruppo. Enel Energia vende l’energia ai propri clienti con largo anticipo rispetto alla data di consegna garantendo, a chi ha stipulato un contratto a prezzo fisso, un prezzo in bolletta della componente energia e della materia prima gas sensibilmente inferiore rispetto a quello di mercato. Tale energia deriva principalmente da tre fonti: produzione da impianti rinnovabili, produzione da impianti termoelettrici, acquisti sul mercato dell’energia. Di queste tre, solo la prima voce è rimasta immune dall’effetto dei rincari del prezzo del gas, mentre le altre due hanno comportato un aumento del costo di approvvigionamento dell’energia anche per il nostro Gruppo.

Perché le rinnovabili possono essere la soluzione?

Lo sviluppo delle rinnovabili rappresenta una soluzione al caro bollette, perché rende l’Italia più indipendente dal punto di vista energetico, diminuendo l’importazione di combustibili e di gas in particolare. A una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili corrispondono numerosi benefici in termini economici, ambientali e sociali.

A partire dalla riduzione del prezzo dell’elettricità. Il nostro Paese ha già da tempo intrapreso questo percorso: se non lo avesse avviato dieci anni fa, l’odierno aumento del prezzo dell’energia elettrica sarebbe superiore del 10-15%.

Attualmente, oltre il 55% della nostra capacità totale gestita in Italia - per un totale di circa 14.600 MW - è già composta da impianti rinnovabili, suddivisi tra idroelettrico, geotermico, eolico e fotovoltaico.

Ridurre l’uso dei combustibili fossili a favore delle rinnovabili significa accelerare la transizione energetica, rispondendo alle sfide dei cambiamenti climatici e assicurando uno sviluppo sostenibile e un equo accesso all'energia.

Per questo, siamo impegnati nello sviluppo di numerosi progetti, sia per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili sia di repowering - cioè di aumento dell’efficienza e della potenza – degli impianti esistenti. Crediamo inoltre fortemente nello sviluppo del settore manufatturiero a supporto delle tecnologie rinnovabili in Italia e in Europa.

"La fabbrica del sole" di 3 SUN di Enel Green Power, inaugurata nel 2011, è attualmente uno dei più grandi impianti manifatturieri di produzione fotovoltaica in Europa. 3SUN coniuga ricerca e innovazione per produrre moduli fotovoltaici di ultima generazione che supportano il nostro Gruppo nel garantire energia sostenibile per l'ambiente, l'economia, la società e le persone. Fin dall'inizio, la fabbrica si è dimostrata all'avanguardia a livello mondiale, sia nell'innovazione tecnologica, in particolare per quanto riguarda l'automazione dei processi, sia per l'attenzione alla sostenibilità, con l'adozione di tecniche speciali per il recupero di materiali preziosi come l'argento e l'indio.

Il progetto di ampliamento di 3SUN, attualmente in corso, porterà la fabbrica ad essere una delle più grandi Gigafactory del mondo tramite un progetto di riconversione industriale che consentirà di passare da una produzione di circa 200MW/anno a circa 3GW/anno di pannelli fotovoltaici.

La Gigafactory promuoverà la leadership tecnologica europea nella produzione di moduli fotovoltaici di prossima generazione, contribuendo così alla riduzione della dipendenza energetica in Europa e migliorando la competitività del mercato globale del fotovoltaico. Il progetto avrà un impatto positivo anche sull'economia locale con la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro.

Cosa sono le comunità energetiche e che vantaggi portano?

Le comunità energetiche sono associazioni di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia prodotta da fonti rinnovabili. Ne possono far parte cittadini, pubbliche amministrazioni, attività commerciali, enti del terzo settore, imprese private, e anche aziende agricole, come nel caso della prima comunità energetica agricola del mondo costituita a Ragusa con il supporto di Enel X.

In Italia le comunità energetiche rinnovabili sono state introdotte nel 2020 con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019, con l’obiettivo di incentivare delle configurazioni di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Hanno un ruolo da protagoniste nel percorso di transizione energetica italiana, garantendo alle persone, agli enti e alle comunità coinvolte benefici ambientali, riducendo l’emissione di CO2 ed evitando sprechi di energia dovuti alle perdite della distribuzione, sociali, stimolando l’aggregazione sociale e la crescita di nuova occupazione sul territorio, ed economici, grazie ai meccanismi di incentivazione derivanti dall'energia prodotta e utilizzata, con una conseguente riduzione della bolletta.

Quali vantaggi porta l’elettrificazione dei consumi?

L’elettrificazione dei consumi finali, ossia il progressivo utilizzo dell'elettricità da fonti rinnovabili in servizi e attività finora alimentati principalmente da combustibili fossili, è un fattore chiave per l’indipendenza energetica del nostro Paese che porta benefici ambientali, economici e sociali. L’elettricità, infatti, essendo una forma di energia che può essere generata da fonti rinnovabili e a zero emissioni ed essendo altamente performante rappresenta la soluzione energetica più efficiente.

Cosa significa transizione energetica?

La transizione energetica è il passaggio dall’uso di combustibili fossili a energia prodotta da fonti rinnovabili, associato a una notevole riduzione delle emissioni e una maggiore efficienza. È una rivoluzione ormai irreversibile, che coinvolge tutti gli ambiti e tutti i protagonisti del sistema energetico.

Il nostro Gruppo si è posto alla guida di questo cambiamento, mettendo la sostenibilità al centro di tutte le attività, con l’obiettivo di dare forma a un modello di business basato sullo sviluppo delle rinnovabili, il potenziamento delle reti e la creazione di un nuovo paradigma dell’energia.