Rinnovabili: è il momento del mercato

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Negli ultimi anni il mercato italiano ha guadagnato posizioni importanti nello scenario europeo e internazionale delle energie rinnovabili. Un fatto reso possibile anche grazie a un massiccio sistema di incentivazioni – particolarmente generoso nei confronti del fotovoltaico - che ha però comportato oneri rilevanti sia per il sistema dell'energia in generale, sia per i consumatori.

Oggi si moltiplicano le prese di posizione per cambiare questo regime sempre meno sostenibile, a favore di sistemi che privilegino lo sviluppo di filiere tecnologiche nazionali, tenendo però conto della maturità raggiunta dalle singole tecnologie e degli indispensabili aspetti economici e di mercato.

Enel è stato fra i pochi ad aver messo in pratica questa strategia in modo autonomo, con forti investimenti in ricerca e innovazione e ampia diversificazione tecnologica.

I risultati parlano chiaro: il fatturato di Enel Green Power dipende solo per il 22% dalle varie forme di incentivazione. È la dimostrazione che, anche a fronte di incentivi ridotti, è possibile puntare in modo sicuro sulle fonti rinnovabili mature, cioè senza esporsi alla variabilità delle norme e delle situazioni politiche.

Passare aun più equilibrato sistema di incentivazioni delle fonti rinnovabili, che ne accompagni la naturale evoluzione industriale verso la "grid parity", vuol dire favorirne l'innovazione e quindi la competitività di mercato senza pesare sui consumatori.

Da questo punto di vista è anche importante un coordinamento a livello di europeo e una adeguata flessibilità economica, in modo che da un lato sia garantita la fiducia degli investitori nel settore, ma, d'altro canto, i consumatori possano concretamente vedere i prezzi allinearsi ai minori costi determinati dal progresso tecnologico e dallo sviluppo dei mercati.