Enel al lavoro con l'Italia

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Il 32% degli investimenti di Enel è rivolto all'Italia. Il Bel Paese è il principale destinatario dei 26 miliardi di euro previsti dal Gruppo nel piano industriale 2014-2018. Ma i numeri, per quanto significativi, non descrivono appieno le attenzioni che l'azienda ha sempre avuto e continua ad avere per l'Italia, oggi destinata ad essere "un laboratorio d'innovazione tecnologica di Enel" come affermato dall'ad, Francesco Starace.

Più di 1milione di km di line elettriche e oltre 30milioni di clienti, sono altre cifre che descrivono la presenza di Enel Italia fatta anche di rinnovabili vecchie e nuove, di impianti termoelettrici sempre più efficienti o destinati a vivere nuove stagioni, di una rete di distribuzioni tra le più evolute al mondo dove le tecnologie digitali e i sistemi di automazione sono ormai sempre più integrati e diffusi. "E non finisce qui", viene da dire, citando il refrain di un nome storico della tv italiana. Perché Enel in Italia significa anche occupazione, indotto e molto altro ancora.

Tra il 2011 e il 2014 Enel ha realizzato circa 4000 assunzioni, di cui 2.600 con contratto di apprendistato, che stanno portando l'azienda ad avere un quarto dei dipendenti al di sotto dei 35 anni. Enel inoltre ha realizzato il primo caso in Italia di apprendistato scuola-lavoro, secondo la formula prevista dalla legge 128/2013, con un progetto per 145 studenti maggiorenni che frequentano gli ultimi anni di Istituti tecnici industriali di 7 città italiane.

Lo sviluppo dell'occupazione in Italia realizzato da Enel non riguarda solo i dipendenti del Gruppo ma anche tutte le imprese che partecipano all'indotto generato dalle attività sul territorio e nelle centrali. È sempre stato così e continua ad esserlo anche oggi. Basti pensare che le geotermia di Enel in Toscana dà lavoro a 700 addetti del Gruppo, ad altri 1000 di aziende fornitrici e nel 2014 ha portato a 170 nuove assunzioni. E ancora, che lo sviluppo delle biomasse in Italia avviato da Enel avrà ricadute occupazionali sul territorio di oltre 1400 lavoratori.

Enel lavora con l'Italia che innova. Sono sempre più numerosi gli esempi di macchine e soluzioni hightech ideate da piccole imprese e startup del Bel Paese ed entrate nella strada dell'innovazione tecnologica del Gruppo. Il sistema termodinamico trigenerativo Trinum, ideato dall'azienda italiana Innova, è una specie di girasole 2.0 che Enel Green Power ha da poco installato presso il rifugio CAI di Corno del Renon, in provincia di Bolzano, e presto porterà in Cile e Brasile. La R115, macchina marina di EGP sviluppata dalla toscana 40South Energy, sta concludendo la seconda fase di test nelle acque dell'arcipelago toscano e si prepara all'entrata in servizio ufficiale all'Isola d'Elba.

Con Enel l'eccellenza italiana raggiunge il mondo. È il caso delle tecnologie rinnovabili prodotte da imprese della Penisola che entrano in mercati come quello africano e latinoamericano insieme ad Enel Green Power, ma anche di giovani startup come quelle di Enel Lab che hanno portato la loro innovazione prima in alcune città del Bel Paese e ora cominciano a presentarsi sul mercato internazionale. Il binomio Enel-imprese italiane ha esempi in tanti ambiti della filiera industriale legata al settore energetico e se un tempo l'eccellenza del "made in Italy" riguardava le tecnologie delle fonti tradizionali e i primi sistemi di automazione, oggi parla il linguaggio della green technology delle smart grids e delle rinnovabili.