Innovazione digitale, l'esempio di Enel

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La divisione Information, Communication and Technology di Enel non si limita a svolgere un ruolo di servizio, ma opera in coordinamento con le linee di business per elaborare soluzioni innovative basate sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Giovanni Pepicelli, Global ICT Innovation Program Manager di Enel, illustra il funzionamento dei processi di innovazione digitale nel Gruppo. “Il nostro lavoro segue tre linee di sviluppo. La prima prevede la ricerca di opportunità d'investimento offerte dalle istituzioni e la creazione di partnership con altre aziende per la sperimentazione di nuove tecnologie IT. La seconda linea è la partecipazione: cerchiamo di diffondere approcci digital innovativi attraverso strumenti come le campagne di idea generation rivolte a tutti i colleghi”.

“La terza linea è il network: abbiamo una rete di collegamenti con grandi fornitori ma anche con start-up, che seguiamo con particolare interesse” prosegue Pepicelli. “La rete si estende ai laboratori di ricerca del settore privato, che ogni anno producono brevetti, ma anche con quelli delle università, con cui abbiamo contatti e svolgiamo attività. Infine osserviamo con attenzione tutte le previsioni degli analyst per capire qual è il futuro dell'innovazione applicata all'ambito aziendale.”

Le tecnologie progrediscono in maniera sempre più rapida: da quelle che tocchiamo con mano ogni giorno, a quelle di più recente introduzione, come i device mobili e i big data, che offrono notevoli opportunità. La strategia digitale Enel si articola in tre direzioni: i digital customers, cioè i clienti; la digital enterprise, che riguarda le persone che vivono in azienda e tutti i servizi a loro dedicati; e infine gli asset aziendali come le centrali di produzione, la rete elettrica e gli edifici, in cui ICT opera per generare ottimizzazione e risparmio.

“Lo sviluppo di soluzioni innovative e la comprensione delle trasformazioni che stanno per avvenire nei modelli di business è oggi fondamentale non solo per competere, ma anche per sopravvivere nel mercato. È dunque necessario un percorso di crescita dell'azienda che preveda l'individuazione di nuove professionalità e l'investimento nella loro formazione” conclude Pepicelli.