Prevenzione e gestione delle emergenze, Enel in campo

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Prevenire e gestire le emergenze attraverso una struttura dedicata. Un vero e proprio team fatto di competenze trasversali per intervenire in maniera integrata sulle inevitabili ricadute sul servizio elettrico che scaturiscono dagli eventi meteo climatici più rilevanti tipici della stagione invernale che è alle porte. Da sempre Enel predispone una puntuale pianificazione degli interventi di manutenzione delle infrastrutture elettriche per prevenire rischi e disservizi per i clienti connessi alla rete. Tuttavia sono sempre più frequenti fenomeni naturali estremi e di eccezionale violenza, che creano danni a territorio e infrastrutture con ingenti disagi per la popolazione. Queste emergenze non sono prevedibili, e si rende dunque necessaria una perfetta sinergia tra gli operatori di servizi e le Istituzioni per assicurare la risposta più celere possibile nel risolvere le criticità.

Per questo, Enel sta rafforzando il coordinamento con Protezione Civile, Regioni e Prefetture con l’obiettivo di recepire le esigenze delle Amministrazioni locali e condividere strumenti e strutture.

Un percorso iniziato con la creazione da parte di Enel, per la prima volta, di una struttura centrale specializzata che opera a stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile per la gestione integrata delle emergenze. La prima tappa importante si è compiuta con un protocollo di intesa per la gestione degli eventi calamitosi a livello nazionale siglato nel 2014 a L’Aquila dall’amministratore delegato di Enel Francesco Starace e dall’allora Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli. E’ stato poi varato un numero unico di Enel in materia di protezione civile a disposizione delle Regioni (e presto anche delle Prefetture), con operatori competenti pronti a rispondere giorno e notte, sette giorni su sette, e a girare le segnalazioni agli uffici competenti per intervenire in tempo reale.

Negli ultimi giorni Enel sta inoltre completando una serie di incontri con le Prefetture, ideati per definire strategie specifiche per fronteggiare ogni tipo di rischio con impatto sul servizio elettrico. In questi tavoli Enel ha illustrato il complesso e articolato piano che l’azienda ha predisposto per rispondere alle criticità sul territorio: dalle attività di pianificazione e gestione degli stati di pre-allerta, alla valutazione dell’evento sulla base di una matrice di impatto fino alla gestione vera e propria delle emergenze, secondo tre livelli di intensità associati a diversi colori. Nel “codice verde” l’emergenza è gestita a livello locale, il “codice giallo” prevede la convocazione del Comitato Centrale Gestione Emergenze Italia e con il “codice rosso” scatta l’attivazione del Comitato di Crisi di Gruppo.

“La procedura standard prevede la mobilitazione di tutte le forze disponibili nell’ambito della singola Direzione Territoriale, con presidio 24 ore su 24 delle Unità Operative. Nelle emergenze prolungate o di grande impatto vengono inviate, a supporto, squadre di tecnici da altre Direzioni Territoriali, con il coinvolgimento di personale specializzato in emergenze” spiega il responsabile Enel per i rapporti con la Protezione Civile Franco Gizzi. “Per la prima volta Enel fornirà inoltre  informazioni tempestive sullo stato dei disservizi, sul numero di clienti disalimentati e, soprattutto, sui tempi di ripristino del servizio elettrico, agevolando in questo modo il lavoro della Protezione Civile”.