Roma, 5 giugno 2008 Si è tenuto a La Malbaie (Quebec, Canada) il summit annuale delle8, il G8 dellenergia, lorganizzazione cioè che riunisce i presidenti della maggiori società di produzione di energia elettrica del mondo.
Per il prossimo anno (giugno 2008-giugno 2009) a guidare questa influente organizzazione, sarà il presidente dellEnel Piero Gnudi, in parallelo con la presidenza italiana del G8. Con un compito di grande responsabilità: portare le istanze delle grandi società dellenergia allattenzione degli otto paesi più industrializzati del mondo. In modo che le decisioni che verranno prese dai G8 siano adeguate e coerenti con il dilemma energetico che il mondo si trova ad affrontare: garantire la produzione di energia elettrica abbondante (due miliardi di persone ne sono prive) e sicura, a costi competitivi, nel rispetto dellambiente.
Al termine dell'incontro, Piero Gnudi ha dichiarato: "La sfida per la sicurezza energetica e la salvaguardia del clima può essere vinta solo con una rivoluzione tecnologica, che necessita però di ingenti investimenti. Le aziende elettriche sono parte essenziale di questo processo, che richiede quadri regolatori stabili e un approccio favorevole delle comunità interessate dalla realizzazione delle infrastrutture energetiche".
Hanno partecipato al summit sotto la presidenza di Hydro-Québec, i presidenti delle 10 maggiori compagnie elettriche del mondo nei paesi G8, Aep (USA), Duke Energy (USA), Edf (Francia), Enel (Italia), Hydro-Québec (Canada), Kansai (Giappone), Opg (Canada), Jsc "RusHydro" (Russia), Rwe (Germania) e Tepco (Giapone) si sono incontrati per discutere le sfide tecnologiche del settore elettrico a livello internazionali e le soluzioni per affrontare il cambiamento climatico.
I Presidenti delle8 hanno affrontato, fra laltro, il grande tema della riduzione dei livelli globali di gas effetto serra. Le discussioni, moderate da tre personalità del settore elettrico internazionale, precisamente Claude Mandil (ex Direttore Esecutivo dellAgenzia Internazionale per lEnergia), Steve Specker (Presidente e AD dellIstituto di Ricerca sullEnergia Elettrica statunitense) e Gerald Doucet (Segretario Generale del Consiglio Mondiale dellEnergia), hanno toccato argomenti-chiave, tra cui la selezione di tecnologie di riduzione delle emissioni tra quelle già esistenti e quelle emergenti, le energie rinnovabili, laccettazione a livello sociale.
Nella dichiarazione pubblica rilasciata al termine del Summit, i presidenti delle8 hanno riassunto le linee guida del settore elettrico per combattere il cambiamento climatico a livello globale, allo stesso tempo evidenziando limportanza di soluzioni globali che coinvolgano tutti i settori economici:
- È della massima importanza richiamare lattenzione pubblica sulle principali sfide tecniche e sui considerevoli costi finanziari della lotta al cambiamento climatico e della generazione di elettricità.
- Accessibilità, disponibilità, accettabilità e potenziale di abbattimento delle emissioni sono i quattro criteri di base necessari per guidare tutte le scelte nel campo dellelettricità.
- Iniziative di Ricerca e Sviluppo devono essere studiate per ridurre i costi di soluzioni a zero o basse emissioni di anidride carbonica nelle economie emergenti, nei paesi in via di sviluppo e nei paesi industrializzati.
- Il settore dellelettricità ha bisogno di lavorare a stretto contatto con le autorità pubbliche a tutti i livelli per promuovere politiche che favoriscano lo sviluppo e il dispiegamento di programmi di efficienza energetica, oltre allo sviluppo di tecnologie avanzate a zero o basse emissioni di anidride carbonica.
- Lo sviluppo di un regime normativo globale che prenda in considerazione le responsabilità condivise ma differenziate e le rispettive capacità, e che includa tutti i settori delleconomia.
- Tecnologie a zero o basse emissioni di anidride carbonica come lidroelettrico, il nucleare, il fotovoltaico tra altri rinnovabili, e soluzioni avanzate per luso pulito del carbone devono essere parte integrante della soluzione globale.