Venezia, 12 luglio 2010 - LAmministratore delegato e Direttore generale di Enel Fulvio Conti, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, il Presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, hanno inaugurato oggi linnovativa centrale a ciclo combinato alimentata a idrogeno di Fusina (Venezia).
Limpianto, il primo al mondo di questo tipo di dimensioni industriali, ha una potenza di 16 mw totali. Consiste in un ciclo combinato alimentato con idrogeno per produrre energia elettrica e calore, sviluppando una potenza di circa 12 Megawatt (MW). Il rendimento del ciclo viene aumentato sfruttando il calore presente nei fumi di scarico per produrre vapore ad alta temperatura che, inviato alla vicina centrale a carbone, genera ulteriore energia per una capacità aggiuntiva di circa 4 MW.
La centrale, che utilizza 1,3 tonnellate di idrogeno all'ora, ha un rendimento elettrico complessivo pari a circa il 42%, è sostanzialmente priva di emissioni di ogni tipo. Lenergia prodotta, pari a circa 60 milioni di chilowattora lanno, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie, evitando di rilasciare in atmosfera di oltre 17.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
L'impianto, che ha richiesto un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro, sorge nellarea della centrale Enel Andrea Palladio adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera (Venezia) dal quale riceve lidrogeno generato come by-product del ciclo produttivo. Limpianto sperimentale ad altissima efficienza si colloca nellambito dei progetti di Hydrogen Park, il Consorzio nato nel 2003 su iniziativa dellUnione Industriali di Venezia, con il sostegno della Regione Veneto e del Ministero dellAmbiente per circa 4 milioni di euro, allo scopo di promuovere nellarea di Porto Marghera lo sviluppo e le applicazioni delle tecnologie dellidrogeno nel settore del trasporto e della generazione.
La centrale di Fusina è la più adatta a ospitare questa prima mondiale: ha, infatti, una lunga tradizione di ricerca e innovazione attenta allambiente, grazie alle capacità tecnologiche di Enel e al sostegno delle istituzioni locali e regionali. Il nuovo impianto pone Enel e lItalia allavanguardia nello sviluppo di sistemi evoluti per luso dellidrogeno.
Proprio a Fusina, infatti, per la prima volta in Italia, sono stati adottati fin dal 1997 desolforatori e denitrificatori; dal 1999, i filtri a manica per labbattimento delle polveri; dal 2008, nuovi sistemi di ambientalizzazione. Inoltre, Fusina è allavanguardia nellaffrontare uno dei più gravi problemi del nostro Paese: lo smaltimento dei rifiuti.
Dopo unampia sperimentazione, concordata con Regione Veneto, Provincia e Comune di Venezia, oggi la centrale è in grado di utilizzare in piena sicurezza 70.000 tonnellate di CDR, combustibile derivato dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. E lequivalente dei rifiuti prodotti da 300.000 persone: usando al posto del carbone il CDR per alimentare le caldaie della centrale, ne viene recuperato il contenuto energetico ed evitata la messa in discarica, risparmiando emissioni di CO2 pari a circa 60.000 tonnellate allanno.