ENEL BRASILE PRESENTA LA PRIMA CASA “CROWDSOURCED” DEL FUTURO

La casa, parte del progetto NO.V.A., sarà anche la prima casa del futuro al mondo a funzionare da “laboratorio vivente” grazie al contributo dei suoi abitanti che testeranno quotidianamente le soluzioni innovative dell’abitazione.
La costruzione della casa inizierà prima della fine del 2015 e la sua realizzazione è prevista prima dell’inizio delle Olimpiadi di Rio del 2016.
La casa può prendere decisioni da sola, grazie a una serie di sensori e ad apparecchiature controllate a distanza.
La costruzione genererà fino all’85% in meno di materiali di scarto e l’80% in meno di emissioni di CO2, rispetto a una casa di dimensioni comparabili.
La casa sarà autosufficiente dal punto di vista energetico e idrico, con misurazioni e display in tempo reale dei consumi di acqua, elettricità e gas attraverso contatori smart. Previste anche applicazioni elettriche smart e un orto biologico di circa 1.000 mq per la produzione di cibo.

Milano, 10 settembre 2015 – Enel ha presentato oggi all’Expo Milano 2015 il design architettonico della casa del futuro, parte del progetto NO.V.A. (Nós Vivemos o Amanhã, Noi viviamo domani), che inizierà a costruire in Brasile prima della fine del 2015. Si tratta della prima volta in cui un’iniziativa di crowdsourcing è stata utilizzata per contribuire a costruire una casa del futuro, grazie a idee raccolte attraverso il sito www.nosvivemosoamanha.com.br.

L’opera sarà terminata prima dell’inizio delle Olimpiadi di Rio 2016 e, al completamento del progetto NO.V.A, sarà la prima casa del futuro al mondo a funzionare come un ‘laboratorio vivente’, in cui gli abitanti coopereranno al progetto, testando le soluzioni innovative dell’abitazione.  Le tecnologie e il loro impatto sulla vita quotidiana degli abitanti e sui loro consumi saranno costantemente monitorati, con lo scopo di migliorare le soluzioni adottate.

“Dobbiamo studiare il rapporto dei nostri clienti con l’energia nel futuro, per questo abbiamo adottato un approccio molto aperto alla comprensione del consumo intelligente”, ha dichiarato Marcelo Llévenes, Direttore Enel Brasile. “Questo laboratorio vivente testimonia l’impegno di Enel all’innovazione, incentrata sul consumatore, e al dialogo costante con gli stakeholder. Useremo il feedback delle persone che vivono nella casa per imparare di più su come le soluzioni più innovative disponibili possano essere messe al servizio delle persone e avremo anche la possibilità di testare soluzioni che sono ancora in una fase di pre-mercato. E’ un progetto entusiasmante”.

Da Novembre scorso persone da tutto il mondo si sono collegate al sito web di NO.V.A. per discutere su come dovrebbero essere le abitazioni del futuro. La piattaforma ha registrato circa 200.000 pagine visitate da 106 paesi, con 23.000 singoli visitatori che hanno condiviso idee e informazioni; 4.000 idee sono state valutate da un comitato tecnico e le migliori incorporate nel progetto.
 
Il design architettonico è stato sviluppato in Brasile dallo Studio Arthur Casas, che ha firmato prestigiose opere in tutto il mondo, compreso il Padiglione del Brasile a Expo Milano 2015. 

“Questo progetto ci ha dato l’entusiasmante possibilità di disegnare una casa che genera più energia di quanta ne consumi”, ha dichiarato l’architetto Arthur Casas. “Ci ha inoltre spinto a rivalutare lo spazio domestico per portarlo in linea con le necessità della società moderna”.

Un elemento chiave della casa è la sua capacità di prendere decisioni da sola. Per esempio, una serie di sensori e di apparecchiature controllate a distanza le consentono di chiudere le finestre quando inizia a piovere o di rilevare il fuoco, allertando i pompieri. La casa avrà inoltre applicazioni smart, controllate a distanza, in grado di decidere a quale ora del giorno sia meglio operare, per un uso più efficiente dell’energia.

La casa sarà autosufficiente dal punto di vista energetico e funzionerà come una micro rete elettrica, producendo circa il 105% della elettricità di cui ha bisogno, grazie all’energia solare generata dai pannelli installati sul tetto. Il surplus di elettricità prodotta può essere immagazzinato in batterie ad alta capacità o trasmesso alla rete locale, aumentando la produzione e il consumo di energia pulita.

La costruzione della casa genererà l’85% in meno di materiali di scarto e l’80% in meno di emissioni, rispetto a case di simili dimensioni (circa 375 mq). Il progetto utilizzerà inoltre materiali innovativi, come il legno, che possiede un’alta capacità di isolamento termico, e vernici con caratteristiche ignifughe e di isolamento acustico. Il tutto verrà realizzato usando moduli prefabbricati, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante, riducendo i tempi di costruzione, l’uso di acqua e di materiale come la calce.

Le tecnologie previste riflettono la natura pioneristica del progetto:

* La casa sarà autosufficente dal punto di vista idrico. La raccolta di acqua piovana ridurrà il rischio di allagamenti. Tutte le acque, comprese quelle nere, saranno trattate e riutilizzate.
* Contatori smart misureranno i consumi di acqua, elettricità e gas in tempo reale.
* La casa sarà integrata con tecnologia per il monitoraggio dello stato di salute.
* Le finestre, in vetro autopulente, diventeranno più chiare o più scure in relazione alla quantità di sole disponibile.
* I pavimenti useranno i passi per generare elettricità.
* Un sistema di raffreddamento intelligente renderà non necessaria l’aria condizionata.
* Piani di lavoro interattivi saranno equipaggiati con accessi internet.
* Saranno installate televisioni a schermo trasparente.
* Un bio-digestore produrrà gas dai rifiuti organici utilizzati in cucina.

La casa sarà anche dotata di un orto biologico per la produzione di cibo che coprirà un’area fino a 1.000 mq, disegnato in modo da non richiedere luce elettrica durante il giorno.

Il progetto NO.V.A è inoltre aperto ad altri possibili partner, che potranno testare i nuovi prodotti e servizi. Pràtil, l’azienda brasiliana di Enel che opera nella generazione distribuita, sperimenterà soluzioni domestiche innovative di distribuzione e di storage, così come soluzioni di efficienza energetica. 

La seconda fase del progetto, a seguito del lancio della piattaforma NO.V.A, nel novembre 2014, sarà coordinata dall’azienda di distribuzione Ampla, una controllata di Enel in Brasile, e da due partner accademici: l’Università Pontificia Cattolica (PUC-Rio) e la Fondazione Getúlio Vargas (FGV). 

La casa del futuro di Enel Brasile sarà inoltre il primo edificio in America del Sud a concorrere per il certificato Living Building Challenge (LBC) dell’International Living Future Institute, assegnato su rigorosi criteri a progetti edilizi capaci di operare in modo sostenibile, pulito ed efficiente. http://living-future.org/lbc).


Enel Brasile è una controllata di Enel Group, con sede a Niterói, nello Stato di Rio de Janeiro, che opera in quattro Stati del Brasile:  Rio de Janeiro, Ceará, Rio Grande do Sul e Goiás. Il gruppo è attivo nella distribuzione di energia, attraverso Ampla (Rio de Janeiro) e  Coelce (Ceará), nella generazione attraverso gli impianti di Endesa Fortaleza (Ceará) ed Endesa Cachoeira (Goiás), nella trasmissione di elettricità attraverso Endesa Cien (Rio Grande do Sul) e nei servizi attraverso Pràtil.

 

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