“Solo un’innovazione sostenibile che guardi alla dimensione tecnologica, alla produttività, al capitale umano e all’occupazione può rimettere in moto lo sviluppo economico del nostro Paese”
Patrizia Grieco invita a considerare anche altri aspetti dello sviluppo sostenibile, come il lavoro e la trasparenza della governance nelle aziende. “Nel 2030, secondo le stime Mc Kinsey, 400 milioni di posti di lavoro potranno scomparire a causa dell’impatto dell’automazione. Bisogna pensare a un’economia circolare anche in questo settore, ossia a un circuito virtuoso tra formazione, occupazione e nuova formazione.
Sul lavoro insiste il Segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso: “La sicurezza fa parte della sostenibilità. Perché il lavoro che cambia e si trasforma ci fa paura e ci dà insicurezza? La sostenibilità non è solo una misura economica e l’innovazione non è di per sé sostenibile, ma va pensata con e per le persone”. Le persone al centro, come recita il claim della manifestazione: “Senza di TE lo sviluppo sosTEnibile non c’è”.
La tutela dell’ambiente, ormai, è un punto di partenza pienamente condiviso. Sono due i poli su cui oggi oscilla il pendolo della discussione: da una parte la dimensione finanziaria, dall’altra quella sociale. Una distinzione che tutti dicono di voler superare. Secondo Ermete Realacci (Fondazione Symbola) e Carlo Borgomeo (Fondazione con il Sud), il capitale sociale è la premessa dello sviluppo, non un suo corollario, quindi occorre ribaltare il paradigma. Giovanna Melandri, padrona di casa come presidente del MAXXI ma invitata anche come presidente della Human Foundation e Social Impact Agenda per l’Italia, insiste sull’ “impatto sociale” degli investimenti finanziari.
D’altra parte il 2018 si è aperto con la lettera annuale di Larry Fink, CEO di BlackRock, primo fondo di investimento al mondo, molto citata durante l’evento di apertura del Festival, per sottolineare che la crescita sostenibile non è uno slogan ma significa investire tempo e risorse per la creazione di valore nel lungo periodo. E l’Italia deve sicuramente continuare sulla strada intrapresa.