La terza tappa del Giro 102 parte dal borgo medievale di Vinci che ha dato i natali a Leonardo, rendendo così omaggio al genio del Rinascimento nel cinquecentenario della morte. Proprio a lui per anni è stato attribuito il primo progetto (un disegno del codice Atlantico poi risultato alterato) di prototipo di bicicletta. Dopo un percorso di 219 chilometri, la carovana rosa arriva a Orbetello, sulla costa Tirrenica.
In mezzo, le campagne del Valdarno, dove una parte dell'area ex mineraria è candidata a diventare un grande hub cicloturistico. Un intervento di riqualificazione che potrà diventare realtà grazie al progetto Futur-e, il programma di Enel che intende dare nuova vita a 24 siti industriali dismessi, attraverso soluzioni sostenibili e improntate all’economia circolare.
L’area ex-mineraria di Santa Barbara, che si estende per 1.600 ettari tra Arezzo, Siena e Firenze, sarà presto oggetto di un concorso di progetti per diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti delle due ruote. Un luogo ideale per gli appassionati di ciclismo, sottolinea Marco Fragale, responsabile Enel del progetto Futur-e: il sito è infatti a pochi chilometri dal comune di Ponte a Ema, dove è nato Gino Bartali, uno dei giganti del ciclismo italiano. Vincitore, nel secondo dopoguerra, di tre edizioni del Giro d’Italia, storico rivale di Fausto Coppi, Bartali è stato anche un campione di umanità, trasportando, nascosti nel telaio della sua bici tra il 1943 e il 1944, documenti che consentirono di salvare circa 800 ebrei dalle persecuzioni naziste.
La tappa Vinci-Orbetello del Giro 102 ci racconta, così, tante storie di rinascita: quella di Leonardo da Vinci espressione del Rinascimento e precursore della scienza dopo i secoli bui del Medioevo, di Bartali eroe e campione dopo la tragedia della Guerra, e quella di un’ex miniera di lignite che, grazie al progetto Futur-e, potrà iniziare un nuovo “ciclo” di vita. Tutta a pedali.