Digitalizzazione Reti
Le infrastrutture di rete, in particolare quelle di distribuzione, hanno un ruolo fondamentale: portare l’elettricità in case e aziende, smistando i flussi di energia in tempo reale per garantire il costante bilanciamento tra quella immessa nel sistema dalle centrali di produzione e quella consumata dagli utenti finali.
Ma la trasformazione tecnologica e culturale che sta accompagnando il processo di decarbonizzazione sta avendo un impatto anche sulle reti.
Resilienza, affidabilità ed efficienza sono alcune delle caratteristiche fondamentali delle infrastrutture di rete, che oggi sono in grado di sfruttare le potenzialità dei big data e dei sistemi high tech per garantire la migliore fruizione dell’energia e una sempre maggiore qualità del servizio, anche considerando che entro il 2050 circa il 70% della popolazione globale vivrà in aree urbane e la domanda di energia è destinata a crescere enormemente.
La Divisione Infrastrutture e Reti del Gruppo è impegnata costantemente sulla Grid Futurability®, vale a dire la trasformazione delle reti di distribuzione in Smart Grid, ossia reti che combinano l’utilizzo di attrezzature tradizionali con soluzioni innovative, in tutti i Paesi in cui siamo presenti, compresa l’Italia, dove la nostra rete estesa per 1,17 milioni di km, diventa sempre più smart e resiliente per supportare la diffusione dei nuovi servizi digitali a beneficio delle comunità che serviamo.
Un’infrastruttura all’avanguardia
Grazie a contatori intelligenti e all’utilizzo di software innovativi è possibile analizzare i dati raccolti in tempo reale e sfruttare le informazioni che si producono quotidianamente per rendere la rete ancora più efficiente attraverso un approccio data driven basato su algoritmi di machine learning. Si può così intervenire in anticipo attraverso la manutenzione predittiva, o individuare in tempo reale le cause di un peggioramento della performance. Una rete digitale è più sicura non solo per quanto riguarda la qualità del servizio offerto, ma anche perché permette di ridurre i rischi. Droni e robot, supportati da sistemi di intelligenza artificiale e realtà virtuale, consentono di evidenziare potenziali criticità e di assistere adeguatamente chi dovrà intervenire per riparare i guasti.
La trasformazione digitale di tutta la filiera energetica garantisce anche i giusti strumenti per sfruttare l’internet of things e creare delle piattaforme integrate, per un controllo decentralizzato e da remoto. Attraverso sensori intelligenti e strumenti di controllo automatizzato, inoltre, la rete può adattarsi rapidamente alle esigenze dei consumatori, rispondendo in tempo reale al cambiamento dei bisogni energetici.
Elettrificazione e digitalizzazione: opportunità di sviluppo
Per giungere a un modello rete a zero emissioni, ci stiamo impegnando nel processo di elettrificazione, aumentando l’efficienza del trasporto dell’energia e di tutti i servizi connessi. La trasformazione è influenzata anche dall’aumento considerevole dei prosumer (producer + consumer), una figura emergente nello scenario energetico attuale, che oltre a consumare, produce energia pulita, sia per autoconsumo sia per immetterla in rete. Questa energia deriva, ad esempio, da impianti fotovoltaici domestici o dal mini-eolico, determinando la necessità di creare una rete bidirezionale che funzioni in entrambi i versi, evitando quindi sprechi energetici. Insomma, una vera e propria trasformazione nel modo di concepire il consumatore, che da cliente passivo diventa in prima persona un produttore, con l’energia che a sua volta si trasforma quindi in una risorsa condivisa e co-prodotta. Nel corso del 2021, il nostro Gruppo ha raggiunto il traguardo di un milione di prosumer connessi alla rete, per una capacità installata complessiva pari a 57 GW.
Le persone sono e rimarranno al centro di questo percorso di transizione, diventando sempre più attori consapevoli e attivamente partecipi dell’ecosistema energetico, con l’obiettivo di creare valore condiviso per tutti: l’ambizione è creare una società più equa, più inclusiva e che offra anche nuove opportunità lavorative collegate al nuovo ruolo della rete energetica stessa.