L'impianto agrivoltaico di Colfiorito protagonista di Linea Verde Life

L’agrivoltaico di Colfiorito, oltre ad essere stato il primo impianto italiano di questo tipo ad entrare in funzione nell’ambito del progetto Enel Green Power “Agrivoltaico Open Labs”, sarà anche il primo ad essere raccontato a livello nazionale in televisione, grazie alla puntata di Linea Verde Life che sabato 24 febbraio farà tappa tra Foligno e Spoleto.

In onda su Rai 1, dalle ore 12:25, il popolare programma che racconta l’Italia dell’innovazione e della sostenibilità, puntando i riflettori sulle bellezze dei territori di provincia, proporrà un itinerario nella Valle Umbra, raccontandone, panorami, colori, peculiarità. Tante le tematiche affrontate, come riferisce il comunicato ufficiale Rai di presentazione della puntata: ripartenza, resilienza, innovazione, sperimentazione, ricerca del benessere ma anche tradizione, patrimonio e storia. Oltre a Foligno e Spoleto, Elisa Isoardi e Monica Caradonna si fermeranno a Spello, Campello sul Clitunno, Popola e Colfiorito, Sellano, dove incontreranno produttori agricoli, startupper, artigiani, operatori turistici, grazie ai quali scopriranno quanto questo territorio ha da offrire. Il fil rouge che sosterrà la narrazione sarà l’acqua, risorsa preziosa che segna l’Umbria paesaggisticamente e che ne ha determinato lo sviluppo dal passato fino al presente. Ampia e varia la pagina destinata alla gastronomia, con il giro del gusto e la ricetta realizzata a base di legumi, di grande pregio e identitari della Valle Umbra.

E a Popola, sul Colfiorito, presso l’azienda agricola La Valletta, Monica Caradonna visiterà proprio l’agrivoltaico inaugurato pochi mesi fa come un impianto pilota che tiene insieme fotovoltaico innovativo in agricoltura e sistema di recupero delle acque. La conduttrice intervisterà rappresentanti dell’azienda agricola, della start-up che ha progettato e realizzato la struttura e Maria Genovese, innovation manager di Enel Green Power. L’agrivoltaico ha una potenza massima di 44kWp (kilowatt picco) grazie ad una tecnologia sviluppata dalla start-up Sentnet di Gualdo Cattaneo, con moduli fotovoltaici bifacciali che hanno una struttura fissa verticale, quindi a minimo ingombro, disposti in modo da non creare ombreggiamenti alle file di pannelli parallele, favorendo in tal modo un’integrazione massiva delle attività agricole con superficie coltivabile maggiore del 90%. La produzione fa registrare il suo massimo picco nelle ore del mattino e nel pomeriggio fino a poco prima del tramonto, coprendo l’intero arco della giornata lavorativa e massimizzando così la sovrapposizione con i normali profili di consumo elettrico delle imprese.

Come detto, l’altro elemento di grande innovazione riguarda l’acqua: l’impianto di Colfiorito, infatti, è dotato di un sistema di recupero dell’acqua che, attraverso dei convogliatori in acciaio installati proprio sotto i pannelli, viene raccolta in delle canalette e condotta a vasche di raccolta dedicate che poi vengono utilizzate per l’irrigazione delle colture. Questa struttura di raccolta integrata all’impianto migliora anche le prestazioni del fotovoltaico, grazie alla riflessione della radiazione solare sulla superficie dei pannelli, che si traduce in un aumento di produzione. Si tratta di un elemento di sostenibilità che si somma alla produzione rinnovabile e al fatto che, grazie ai pannelli solari verticali, si crea un ombreggiamento del suolo che protegge le colture dai picchi di calore ed evita l’evaporazione con risparmio idrico fino al 20%.

Tra i pannelli solari non si produce soltanto energia, perché in mezzo vi crescono lenticchie e zafferano di alta qualità, prodotti perfettamente integrati con l’attività dell’azienda agricola “La Valletta” che a Colfiorito si occupa di queste colture da anni. L’impianto rispetta le esigenze delle singole colture e tutte le lavorazioni agricole sono effettuate con macchine standard che trovano lo spazio adeguato tra un filare di pannelli e l’altro. Il primo raccolto è arrivato ad agosto per le lenticchie e ad ottobre ci sarà quello dello zafferano. Non solo, la tecnologia installata ha anche altri vantaggi: rende semplice manutenzione e pulizia grazie alla posizione verticale dei pannelli, ma soprattutto beneficia della presenza di una rete di sensori intelligenti per monitorare la produzione di energia, il microclima tra i filari dell’impianto, le condizioni del suolo ed il consumo di acqua, attraverso il ciclo fenologico delle colture selezionate, agevolando anche il dosaggio di fertilizzanti sostenibili ed ottimizzando le fasi di lavorazione agricola, con un conseguente vantaggio diretto sulla produzione.

L’impianto di Colfiorito rientra nel più ampio progetto Enel Green Power “Agrivoltaico Open Labs”, in collaborazione con aziende agricole dei territori ed il coinvolgimento di centri di ricerca, università e startup italiani, per cinque laboratori agrivoltaici sulla penisola che si caratterizzano per un per un altissimo livello di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e produzioni agricole di eccellenza.