Geotermia: il Soffionissimo compie 95 anni, Enel Green Power celebra la forza della terra

“Il Soffionissimo” compie 95 anni ed Enel Green Power celebra la forza della natura, che ancora oggi fa pulsare il “cuore caldo” della Toscana in grado di produrre più del 33% del fabbisogno elettrico regionale e di fornire calore ai territori geotermici tra le province di Pisa, Grosseto e Siena: era il 26 marzo 1929, infatti, quando a Larderello, nell’attuale area dove sorgono il quartier generale della società elettrica e il Museo della Geotermia, un nuovo tipo di sonda, utilizzata per perforazioni profonde, raggiunse abissi fino ad allora inesplorati e portò alla fuoriuscita di una colonna di vapore da 200 tonnellate all’ora, come mai si era visto prima.

Il fenomeno fu denominato “Soffionissimo”, in riferimento alla sua forza apparentemente non captabile: l’ingegno dell’uomo e dei professionisti geotermici, però, già a quel tempo consentì in circa un mese di imbrigliare la spettacolare eruzione del sottosuolo che andò ad alimentare, insieme ad un successivo pozzo del 1932, la nuova centrale “Larderello 2” che aveva una potenza di 60 MW. Oggi, dopo 120 anni di utilizzo della geotermia per produzione di energia elettrica, il grande know how sviluppato in Toscana ha consentito di raggiungere un livello di innovazione, di eccellenza tecnologica e di sostenibilità ambientale che ha fatto del polo toscano il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo con 916 MW di potenza installata, 10 comuni teleriscaldati e molti benefici per le comunità.

Enel Green Power ha volute ricordare la scoperta del “Soffionissimo” con un post sui propri profili social instagram e linkedin (vedi link sotto) che, attraverso testi e immagini, ripercorre quell’episodio, che è stata una tappa significativa dello sviluppo energetico d’Italia, nonché l’evoluzione dell’industria geotermica, da 200 anni in continua “fase creativa”, prima per gli usi chimici e poi elettrici. Oggi la geotermia toscana di Enel Green Power conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto: oltre a soddisfare più del 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.

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