Pietrafitta: il direttore Musei regionali Umbria Costantino D'Orazio visita l'area mineraria e il museo paleontologico

Cultura, storia, ambiente: è questo il senso della visita del direttore Musei Regionali Umbria Costantino D’Orazio alla miniera Enel di Pietrafitta, con particolare riferimento al cantiere di riqualificazione del sito e di realizzazione del museo di archeologia industriale a cielo aperto, e al Museo paleontologico Luigi Boldrini.

Alla giornata hanno partecipato la direttrice del Museo paleontologico di Pietrafitta Tiziana Caponi, i sindaci di Piegaro e di Panicale Roberto Ferricelli e Giulio Cherubini, il responsabile Enel siti termoelettrici Pietrafitta e Santa Barbara Paolo Tartaglia e il capo progetto dei lavori in area mineraria Antonio Moretti, i referenti Enel in Umbria per affari istituzionali e comunicazione Federico Rosa e Riccardo Clementi, la figlia di Luigi Boldrini Lidia Boldrini.

D’Orazio ha visitato l’area in cui sono state movimentate le grandi macchine di escavazione, con cui veniva estratta la lignite che alimentava la centrale antistante: i mastodontici mezzi operativi erano fermi da oltre 25 anni e, nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area mineraria promosso da Enel in collaborazione con i Comuni di Piegaro e di Panicale, sono stati spostati con un’operazione spettacolare in una nuova e definitiva posizione, che diverrà fruibile per la popolazione ed i turisti. Successivamente il direttore D’Orazio si è recato presso il Museo di Pietrafitta per una perlustrazione della parte aperta al pubblico nonché degli archivi e dei magazzini che conservano molti fossili, custoditi e restaurati negli anni dall’ex dipendente Enel Luigi Boldrini, alla cui memoria è intitolato il polo museale stesso.

D’Orazio ha sottolineato come nell’area di Pietrafitta vi siano grandi potenzialità e margini di crescita in termini culturali e sociali, con possibili sinergie tra Enel, Comuni e Direzione Regionale Musei Umbria, a partire dalla creazione di itinerari di illustrazione e visita delle macchine escavatrici, dai collegamenti ciclopedonali tra Museo e area mineraria, dall’elaborazione di esperienze laboratoriali e naturalistiche per le famiglie, con un’attenzione particolare ai bambini e al pubblico giovanile, per un grande progetto di ampio respiro che coniughi industria, natura ed energia, turismo sostenibile ed economia circolare.

La visita si innesta nel nuovo percorso intrapreso da Enel nel segno dell’ambiente, dell’innovazione, dell’archeologia industriale e del turismo sostenibile con il progetto di riqualificazione paesaggistica avviato nell’ex area mineraria di Pietrafitta. L’intervento interessa una porzione di territorio pari a circa 41 ettari e, in collaborazione con i Comuni di Piegaro e di Panicale, restituirà alle comunità e ai visitatori una valle più unica che rara ricca di storia, di opportunità, di energia e di cultura. Nel dettaglio, il rinnovato assetto paesaggistico darà vita ad un nuovo polo naturalistico, accogliendo piantumazioni ed inerbimenti che saranno studiati e progettati in collaborazione con soggetti accademici esperti in materia forestale, percorsi pedonali e ciclabili, il museo a cielo aperto con le antiche macchine di escavazione a disposizione del territorio, delle famiglie e dei visitatori che potranno fare esperienza di turismo sostenibile in questa nuova area attrezzata, che va ad aggiungersi all’esistente lago di Pietrafitta, già riferimento per attività ludiche e sportive con particolare riferimento alla pesca, e al citato Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”.

Per Enel si tratta di un investimento di circa 10 milioni di euro, con un’attenzione particolare anche agli standard ambientali: l’area, infatti, non necessita di specifiche attività di bonifica, perché le terre erano già state esaminate e trattate come da normativa vigente, ma in via cautelativa verranno posati 40 centimetri di terreno di ricopertura che non avranno alcuna destinazione agricola e costituiranno il nuovo manto naturale utile a garantire la fruibilità dell’area. Si tratta di un ulteriore tassello, che andrà ad arricchire l’offerta turistica del Museo Paleontologico la cui collezione figura tra le più importanti in Europa di animali vertebrati del Pleistocene Inferiore. Sulla copertura dell’edificio museale, peraltro, Enel ha realizzato un impianto fotovoltaico da 32 kW che riduce i consumi della struttura con benefici economici ed ambientali.

L’operazione si inserisce nel contesto del polo energetico di Pietrafitta con il sito produttivo della moderna centrale a ciclo combinato “Franco Rasetti”, che ha una potenza installata di 370 MW e contribuisce alla sicurezza del sistema elettrico con una tecnologia a supporto della transizione energetica. A fianco dell’impianto sorgerà un impianto fotovoltaico e un impianto di stoccaggio di energia mediante batterie da 100 MW, una tipologia di impianto fondamentale per la transizione ecologica in quanto, garantendo al sistema la necessaria flessibilità, fornisce un supporto allo sviluppo dei progetti di generazione da fonti rinnovabili.