Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura: un anno di arte, natura e tecnologia

Al via Pesaro 2024: la grande kermesse che nel giorno della cerimonia di inaugurazione ha riunito istituzioni, cittadini, studenti e imprese per celebrare insieme l’indissolubile legame tra uomo, cultura e natura.

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Il patrimonio culturale dell’Italia è sicuramente tra le tracce più evidenti della profonda connessione tra i cittadini e il loro territorio: da sempre, l’espressione artistica rappresenta una delle più genuine manifestazioni della nostra identità, un’energia vitale che da sempre contribuisce in modo significativo al progresso della nostra società, grazie alla sua capacità di farci immaginare nuovi mondi possibili, nuovi traguardi e orizzonti da esplorare.

Non sorprende, perciò, che l’inaugurazione ufficiale dell’anno straordinario di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, di cui il nostro Gruppo è orgogliosamente gold partner, sia stata una grande festa collettiva, testimoniata dalle 8.000 persone che sabato 20 gennaio hanno gremito gli spalti della Vitrifrigo Arena – tra cui 2.000 studenti di 15 istituti della provincia, oltre 200 giornalisti accreditati e provenienti anche dall’estero, e dai circa 300 VolontarX che hanno deciso di portare il loro contributo allo svolgimento di un fitto calendario di spettacoli, mostre, concerti e iniziative destinate ad animare per tutto l’anno la città e i comuni marchigiani.

Un pubblico variegato che ha fatto registrare il sold-out, partecipando con il proprio entusiasmo a una kermesse – aperta sulle note dell’Inno d’Italia e dell’Inno europeo, suonate dell’Orchestra Olimpia, corpo musicale tutto al femminile, e culminata con gli scroscianti applausi all’intervento del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella – dove istituzioni, imprese e cittadinanza, musica classica e video arte, tradizione, scienza e intrattenimento si sono incontrati per simboleggiare la forza unificante e universale della cultura.

“La natura della Cultura”, non a caso, è il tema scelto per sintetizzare la missione di Pesaro 2024: esplorare le relazioni fra natura, sostenibilità, arte e tecnologia, elementi su cui si articolano le principali sfide dell’uomo contemporaneo.

Valori che riflettono alla perfezione l’impegno del nostro Gruppo, testimoniato dalla partecipazione alla cerimonia di Riccardo Amoroso, Responsabile Area territoriale Appenninica, Gaetano Evangelisti, Responsabile Associazioni e Stakeholders, ed Emiliano Maratea, Responsabile Affari Istituzionali Area Appenninica.

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Una missione evocata numerose volte dai rappresentanti delle istituzioni che si sono alternati sul palco. Dal Sindaco di Pesaro Matteo Ricci al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal Vicesindaco e Assessore alla Bellezza Daniele Vimini al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e al Direttore Creativo di Pesaro 2024 Agostino Riitano, tutti gli interventi si sono concentrati sul fondamentale equilibrio tra uomo e ambiente, e sul crescente ruolo dell’innovazione come fattore abilitante in grado di intrecciare sensibilità diverse per condurle verso un nuovo ideale di cultura inclusiva e consapevole, vicina alle esigenze della natura e delle persone, capace di annullare le distanze fisiche e intellettuali, e di abbattere le disparità sociali, economiche e di genere. 

L’inaugurazione di Pesaro 2024 è stata salutata anche dalla poetessa Mariangela Gualtieri, salita sul palco per recitare la sua “Esortazione urbana e planetare”, una riflessione suggestiva e profonda sulla capacità e sulla necessità di lasciarsi influenzare dalla bellezza per migliorare la realtà, mentre Liliana Segre ha affidato il suo augurio a un messaggio in cui la città di Pesaro (di cui la senatrice a vita è cittadina onoraria) viene descritta e omaggiata come un ecosistema musicale, nato intorno alla figura del compositore Gioachino Rossini, dove “tutto risuona in un intreccio speciale di memoria e futuro”. E la musica insieme a scienza e tecnologia sono stati al centro della video performance “The Human Cell ATLAS”, a cura di Ouchhh in collaborazione con il CERN di Ginevra: un autoritratto artistico delle cellule umane, composto combinando intelligenza artificiale e big data, che ha letteralmente preso vita nell’Arena.    

Tra i momenti più emozionanti della cerimonia, l’intervento del Presidente della Repubblica Italiana, che nel suo discorso ha sottolineato l’importanza fondamentale della cultura: «In questo momento parlare di cultura, pensare la cultura, trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo, per un compito di grande portata», ha dichiarato Sergio Mattarella. «Perché la cultura è paziente semina, specialmente nelle nuove generazioni. Perché la cultura è beneficamente contagiosa e permette di riflettere sulla storia per non ricadere negli errori del passato. Permette di ammirare l’arte, la bellezza, l’ingegno, consapevoli che l’estetica non può separarsi da un’etica di rispetto per la persona».

E se la cultura è conoscenza, deve essere anche coscienza, orientata in particolar modo alla necessità di ricostruire l’equilibrio con la natura e di riconciliarci con l’ambiente, obiettivi urgenti per assicurare ai giovani un futuro di civiltà e prosperità. Perché, come sottolinea il Presidente Mattarella, «la sostenibilità è un nome della pace».