Sì, viaggiare... a impatto zero

Sì, viaggiare... a impatto zero

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L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ha dichiarato il 2017 l’anno del turismo sostenibile. Da allora la consapevolezza dei viaggiatori è aumentata, consolidando un trend che sta prendendo piede nelle aspettative e nei comportamenti di chi si mette in viaggio e degli operatori del settore.

Che cos’è il turismo sostenibile

Il turismo sostenibile può essere definito come il turismo che tiene conto dell’impatto ambientale, economico e sociale, anche futuro, rispondendo alle esigenze dei clienti, dell'industria, dell'ambiente e delle comunità ospitanti.

Un concetto così ampio da coinvolgere tutti gli aspetti e tutti i protagonisti dell’esperienza di viaggio. Nel suo “Eco-travel handbook”, l’esperto di stili sostenibili Alastair Fuad-Luke riassume l’atteggiamento dell’ecoturista in una frase: “Ama divertirsi, non distruggere”. L’arricchimento culturale e il relax viaggiano insieme all’attenzione ai mezzi coi quali ci si sposta, a dove si dorme, a cosa si mangia, a quali itinerari si scelgono per non creare danni all’ambiente. Un’idea di vacanza responsabile ed eco-frendly.

Il turismo sostenibile in Italia

Il turismo sostenibile sta crescendo anche in Italia, e non coinvolge solo i clienti ma si sta allargando agli operatori. La Banca d’Italia, in un rapporto del dicembre 2018 intitolato “Turismo in Italia: numeri e potenziale di sviluppo”, mette in relazione diretta l’evoluzione del settore con l’attenzione alla sostenibilità. Il report riprende una raccomandazione dell’OCSE ai governi per la realizzazione di “investimenti verdi” per:

  • aumentare l’efficienza energetica delle strutture ricettive;
  • migliorare la gestione delle risorse idriche e dei sistemi di raccolta dei rifiuti;
  • promuovere la cura del territorio, della biodiversità e del patrimonio culturale di ciascun paese.
     

Particolarmente rilevanti per l’Italia sono la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, uno dei suoi indiscussi punti di forza, e la cura del territorio. In sintesi, non solo le vacanze sostenibili migliorano il Pianeta, ma aiutano gli operatori che le promuovono e le comunità locali interessate. Da fenomeno di costume stanno diventando una risorsa irrinunciabile per l’economia locale, un’opportunità per tutti.

I vantaggi per chi viaggia

Oltre alla soddisfazione di viaggiare senza danneggiare l’ambiente, le vacanze sostenibili presentano molti vantaggi concreti per il turista. Eccone alcuni:

  • migliorano l’esercizio fisico e riducono lo stress
  • fanno risparmiare riducendo costi e consumi
  • permettono di combinare esperienze diverse tra loro
  • stimolano lo scambio culturale
  • tutelano il patrimonio storico-artistico
  • preservano le risorse naturali del territorio
  • creano un’energia positiva e contagiosa
     

La mappa del turismo sostenibile

Per le caratteristiche del nostro Paese le pratiche del turismo sostenibile in Italia viaggiano in molte direzioni. Sono ‘green’, ad esempio, gli alberghi diffusi: strutture ricettive che non consumano ulteriore suolo con nuove costruzioni, ma consentono di offrire vitto e alloggio in edifici ristrutturati nei borghi storici d’Italia, come sulla collina della riviera ligure di Ponente o tra i monti della Barbagia in Sardegna.

In altri casi la riconversione riguarda edifici nati con una destinazione completamente diversa. È il caso del villaggio dei minatori di Narcao nel Sulcis (Sardegna), riconvertito in un ecomuseo in grado di ospitare 40 posti letto, o dell’ex centrale termoelettrica di Porto Tolle che sarà trasformata in un polo turistico innovativo e sostenibile all’aria aperta, che offrirà spazi per gli sport acquatici, esperienze per la valorizzazione delle eccellenze ambientali e paesaggistiche e una struttura per lo sviluppo delle produzioni ittiche e agricole tipiche.

Una mappa del turismo sostenibile in Italia è stata pubblicata dall’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) che riporta tutti i luoghi di interesse turistico riconducibili ai soci. Si tratta di piccoli Comuni associati alla rete dei Borghi Autentici d’Italia, alle oasi naturalistiche gestite dal WWF, ad alberghi e campeggi che hanno ottenuto la certificazione ambientale da Legambiente o a bio-agriturismi certificati dall’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA).

Anche l’attenzione a ciò che viene offerto a tavola e l’impegno etico-sociale rappresentano principi del turismo sostenibile: per esempio la valorizzazione dei prodotti a chilometro zero e, nel secondo caso, gli itinerari della Valle del Sosio in provincia di Palermo, con le organizzazioni antimafia che propongono percorsi “pizzo-free”.

Dalle camminate all’e-Mobility

La sostenibilità passa anche per la mobilità eco-friendly” che riguarda itinerari turistici a piedi, in bicicletta o con veicoli elettrici. Gli amanti del trekking e delle camminate lungo i sentieri delle Alpi e degli Appennini rispettano da sempre la filosofia degli spostamenti a zero emissioni, abbracciata anche da coloro che scelgono di seguire le storiche vie dei pellegrini, come la Via Francigena. Per gli appassionati di ciclismo, invece, la bicicletta elettrica consente di pedalare, evitando la fatica, e godersi percorsi organizzati, come all’Isola d’Elba o nei luoghi leopardiani di Recanati.

Se le due ruote non sono sufficienti per spostarsi, si può passare all’auto elettrica. Nel febbraio del 2018 abbiamo firmato con il Ministero dei Beni culturali e del turismo un protocollo d’intesa per promuovere la e-Mobility nelle città a maggiore vocazione turistica. Non solo. Siamo tra i partner di importanti progetti di mobilità sostenibile in molte delle zone più suggestive d’Italia, dalla Costa d’Argento a Ventotene, da Ischia alla Sicilia.

Viaggiare a impatto zero alla scoperta del Paese più bello del mondo si può e si deve.