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Il vertice sul clima è stato ospitato in Scozia, che non è solo una terra bellissima, ma è anche la prova di quello in cui come leader mondiali delle rinnovabili crediamo fermamente: una grande economia avanzata può prosperare in uno scenario di transizione ecologica, puntando tutte le carte dello sviluppo sulle fonti rinnovabili di energia, uno spirito ambizioso che da tempo è anche nel Dna di Enel.
Il rapporto Ipcc, l'organismo Onu per la lotta ai cambiamenti climatici, uscito ad agosto 2021, conteneva gli scenari foschi che purtroppo abbiamo imparato a conoscere (negli stessi giorni a Siracusa c’è stato il poco invidiabile record di temperatura più alta mai registrata in Europa) ma anche uno sprone: siamo ancora in tempo.
Alcuni mesi dopo, è stato pubblicato il World Energy Outlook dell'Agenzia internazionale dell'energia (IEA), la cui sintesi è la medesima: la rotta è sbagliata, ma possiamo ancora correggerla. Per fare i decisivi tagli che abbiamo promesso al 2030 abbiamo già tutta la tecnologia che serve. Quello che manca, e che dobbiamo trovare ora, è il coraggio di investire sulla speranza e sui nostri figli.
Il clima può e deve essere un terreno di pace. È questa la grande scommessa. Nazioni e blocchi di paesi devono trovare il modo di cooperare sul tema più importante: il futuro della vita sulla Terra. Il clima non conosce confini, i suoi sconquassi colpiscono indiscriminatamente tutti, dalla Germania alla Cina, dall'Italia alle isole del Pacifico.
È dunque il momento di avere il coraggio di passare dal cosa al come, dai propositi ai fatti. Bisogna trovare il modo per ridurre più rapidamente le emissioni, mettere in campo strumenti efficaci contro la deforestazione e migliorare il supporto verso i paesi più vulnerabili, quelli che non hanno causato la crisi ma rischiano di pagarne le conseguenze. In una crisi climatica nessuno si salva da solo.
A metà del secolo scorso sembrava impossibile fare quello che Kennedy aveva promesso: un piede umano sulla superficie della Luna entro la fine degli anni '60, eppure accadde. Sembra altrettanto impossibile oggi tagliare in modo così netto le emissioni entro la fine degli anni '20 e arrivare a Zero emissioni entro il 2040. Eppure noi di Enel ne siamo convinti a tal punto da averlo messo come target nel nostro Piano al 2030. E siamo pronti a guidare l’Italia nel percorso di transizione energetica ed elettrificazione dei consumi, per poter crescere creando valore per le generazioni di domani.