La centrale
Dati principali
La centrale “Alessandro Volta” è costituta da 8 turbogas (120 MW di potenza ciascuna) associati a coppie alle 4 unità a vapore da (660 MW di potenza unitaria). Le unità possono essere esercite in “ciclo semplice” oppure in “ciclo ripotenziato”. L’impianto è dotato di sistemi di abbattimento delle emissioni e di rilevamento della Qualità dell’Aria; ha inoltre ricevuto certificazione della sicurezza OHSAS 18001 e della qualità ISO 9001, ISO 14001 ed EMAS.
Avvenimenti recenti
Ad aprile 2017 si sono conclusi i lavori della Commissione Giudicatrice, chiamata a valutare l’idoneità dei progetti presentati in base a criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Enel ha quindi avviato la negoziazione con le controparti che hanno presentato i tre progetti ritenuti idonei per l'area, portata avanti attraverso numerosi incontri, volti a individuare la migliore integrazione tra le soluzioni proposte e il sito.
Nel maggio 2016, è stata lanciata una procedura pubblica per l’acquisizione e riqualificazione del sito. Per questa iniziativa hanno collaborato con Enel il Politecnico di Milano e gli enti locali del territorio di Montalto, gli enti regionali e provinciali e l’Università della Tuscia.
La centrale sorge nell’area destinata a ospitare una delle prime centrali nucleari italiane la cui costruzione è stata interrotta dopo l’incidente di Chernobyl del 1987. L’impianto termoelettrico è entrato in esercizio progressivamente a partire dal 1992. Nel 2009 è stato affiancato da un campo fotovoltaico che si estende su una superficie di circa 12 ettari: circa 35.000 moduli per una produzione stabilizzata su 8,5-9 GWh all’anno. Negli ultimi anni la centrale ha registrato una drastica riduzione della produzione, entrando in servizio sempre più raramente e per periodi brevi.