La sfida dei cambiamenti climatici è un'opportunità per dare forma ad un nuovo modello di sviluppo sostenibile. E il settore elettrico guida questa trasformazione tanto improrogabile quanto essenziale per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Al forum "QualEnergia?" (Roma, 25-26 novembre) istituzioni, mondo della ricerca e aziende energetiche si confrontano sui temi dei cambiamenti climatici, della sostenibilità e delle fonti rinnovabili puntando lo sguardo alla Cop 21, il prossimo summit mondiale delle Nazioni Unite in programma a Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre.
"Verso Parigi: cogliere la sfida del clima e dell'economia circolare" è il titolo dell'ottava edizione del Forum in corso, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, che mette al centro dei numerosi panel di discussione politiche, ruolo e prospettive del settore energetico italiano che oggi presenta grandi eccellenze e fronti avanzati di innovazione assieme a ritardi e indecisioni.
"Cambia il modello elettrico" è la sessione durante la quale è intervenuto Carlo Tamburi, direttore della Country Italia di Enel. Lo scenario nel quale il Paese è chiamato a muoversi pone la necessità e l'opportunità di realizzare una profonda trasformazione del paradigma energetico italiano. L'obiettivo è coniugare riduzione della domanda elettrica, sviluppo delle rinnovabili, digitalizzazione della rete di distribuzione facendo crescere il sistema-Paese, le opportunità per le imprese e la sostenibilità del modello di business sia dal punto di vista economico che ambientale.
Il ruolo dell'elettricità in questa trasformazione è sempre più rilevante per le caratteristiche che il vettore stesso offre in fatto di competitività, opportunità di sviluppo e tutela dell'ambiente. In un contesto caratterizzato da due macro fenomeni - eccesso di generazione e spinta delle rinnovabili - l'Italia è chiamata a compiere quello che Tamburi ha definito "un esercizio di sano realismo" documentato, nel caso di Enel, da iniziative nel campo delle generazione, ma anche dalle attività di implementazione digitale della rete elettrica sempre più a misura di cliente e adeguata alla piena integrazione delle rinnovabili.
Essere una best practice internazionale nella diffusione del contatore elettronico o nello sviluppo delle tecnologie smart, così come aver anticipato molte altre utility energetiche nella riqualificazione del portafoglio impianti, rappresenta per Enel un motivo di orgoglio, ma allo stesso tempo un obbligo a proseguire il cammino. Come testimonia il Piano strategico al 2019, di recente presentato alla comunità finanziaria, investimenti, innovazione ed efficienza sono obiettivi fondanti per Enel nel percorso verso la carbon neutrality entro il 2050 ma anche nel modello di business sostenibile di oggi grazie al quale il Gruppo è stato definito da The Guardian come "il primo gigante energetico verde" del Pianeta e inserito da Fortune nella top 5 della lista "Change the World" per la sua capacità di "abbattere gli ostacoli per lo sviluppo dell'energia pulita".