Dati principali
L’impianto produttivo comprende 4 gruppi turbogas costituiti ciascuno da: turbina con alimentazione a gas metano, alternatore con raffreddamento ad aria e potenza attiva nominale 88,8 MW, trasformatore elevatore con rapporto di trasformazione 15/240 kV.
Nella centrale sono presenti vari impianti tecnologici ausiliari, necessari al processo di produzione. L'energia prodotta veniva immessa in rete alla tensione di 220 kV, con un allacciamento alla stazione elettrica “Maddaloni” di Terna.
Avvenimenti recenti
Negli ultimi anni l’energia elettrica generata dai turbogas è stata ridotta sensibilmente a causa della diminuita domanda del mercato.
Nel 2012, a seguito del parere sfavorevole del Comune di Maddaloni e della Provincia di Caserta, il Ministero dell’Ambiente ha emanato un decreto di diniego della Autorizzazione Integrata Ambientale per l’esercizio dell’impianto rendendolo indisponibile dal servizio di generazione elettrica. Nel maggio 2012 Enel ha presentato ricorso davanti al TAR del Lazio avverso il decreto di diniego dell’AIA, ma nel frattempo ha posto l’impianto in sicurezza e conservazione, e procederà a chiedere al MISE l’autorizzazione a cessare definitivamente l’esercizio della centrale.
La centrale è entrata in esercizio nel 1977 venendo impiegata sino al 2005 con un limitato numero di ore annue di funzionamento, che mediamente è risultato inferiore alle 500 ore/anno per gruppo.
Il territorio
Artigianato, terziario e industria sono i settori di maggior rilievo del tessuto economico locale che ospita tra l’altro l’Interporto Sud Europa Maddaloni-Marcianise, importante snodo logistico e di stoccaggio a livello continentale. Significativa anche la presenza di aziende agricole, dell’industria cementiera, operativa sul territorio sin dal 1975, e della tradizione artigiana.
Maddaloni è stata fondata nell’826 dagli abitanti della vicina Calatia, sfuggiti all’invasione dei mori. Ha vissuto il suo periodo di maggior prosperità nel Settecento e si è legata progressivamente alla storia della vicina Caserta.
Il castello è il monumento più significativo della città insieme al Convitto Nazionale Giordano Bruno, che ospita la tela settecentesca più grande del mondo (restaurata nel 2007 grazie al contributo della star americana Tom Cruise) e alla Seicentesca basilica minore del Corpus Domini, progettata con il contributo dell’architetto Luigi Vanvitelli che curò anche la realizzazione dei Ponti della Valle, opera di ingegneria idraulica che alimenta anche le fontane della Reggia di Caserta.